CATANZARO, 13 MAG 2018 – Un “classico contemporaneo”, erede della migliore artistica italiana ma capace di affrontare i problemi dell’arte contemporanea con un linguaggio innovativo. La pittura rigorosa di Marco Petrus, artista molto noto per le sue visioni urbane capaci di proiettare in maniera creativa la memoria e l’anima dei luoghi, approda al Museo di Arte contemporanea della Provincia di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo Bruno, proprio in coincidenza di un compleanno speciale del Museo diretto da Rocco Guglielmo: dieci anni di successi che passo dopo passo hanno proiettato il Marca nel panorama dell’arte contemporanea internazionale.
Alla presenza dell’artista, ieri pomeriggio, è stata inaugurata la rassegna dal titolo Antologica 2003 – 2017, curata da Elena Pontiggia, organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, in collaborazione con M77 Gallery di Milano, presenta 35 opere di grandi dimensioni che coprono oltre un decennio di attività, dell’artista milanese, tra cui alcuni dipinti inediti della serie Dalle Belle Città del 2012. Con Petrus, il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, il direttore Rocco Guglielmo, la curatrice Elena Pontiggia e il direttore di Palazzo Reale a Milano, Domenico Piraina.
Attraverso le sue opere abbiamo visto e riletto da inquadrature particolari palazzi e architetture di Milano, Venezia, Londra, Shangai, Tapei, giusto per citare qualche esempio di metropoli in cui ha esposto in sedi prestigiose. Opere e visioni che sbarcano al Museo MARCA della Provincia di Catanzaro grazie alla spinta entusiasta e lungimirante della Fondazione che la gestisce con in testa il direttore artistico, Rocco Guglielmo.
Le oltre trenta opere in mostra fino al 20 agosto 2018 provengono per la maggior parte da collezioni private, alcune del ciclo “Dalle Belle città” del 2012 inedite ed esposte per la prima volta. Il percorso espositivo si muove a ritroso, inizia con una selezione di opere presentate per la prima volta alla rassegna Matrici del 2017, tenuta nella sede delle Gallerie D’Italia di Banca Intesa di Napoli, tra cui spicca M21, una particolare visione delle Vele di Scampia, nella quale Petrus decontestualizza l’elemento architettonico arrivando a una estrema sintesi formale del paesaggio urbano contemporaneo.
A seguire, un’intera sala è dedicata a cinque dipinti della serie Atlas, esposti nel 2014 alla Triennale di Milano, che ruotava attorno alle sue interpretazioni delle possibili geografie architettoniche della “Città ideale”. Con questo ciclo, Petrus ripercorre tipologie, particolarità, scorci, simbologie e caratteristiche dello spazio urbano costruito nel corso della sua indagine geografico-simbolica attraverso le diverse città del mondo, e in particolare Milano, formando così un “atlante urbano” immateriale e idealmente diffuso, quasi una moderna Enciclopédie métropolitaine.
Nella grande sala centrale del Marca si alternano quindi gli inediti Dalle Belle Città con diversi Upside Down, tra cui due ammirati a New York in occasione del Columbus day del 2005.
Chiude l’esposizione, una selezione di lavori ispirati alle architetture di diverse città europee: Budapest, Lubiana, Praga, oltre Napoli e Trieste.