È stata presentata a Copanello l’opera prima di Massimiliano Nespola, grazie al supporto dell’associazione “La Calabria che rema”.
Il presidente Daniele Rossi ha rappresentato i soci, ad introdurre i temi del giorno la giornalista Stefania Abbruzzo. “Badolato – Dublino, la rosa dei venti” il titolo del volume. Un folto pubblico ha assistito all’evento.
La storia narrata si sviluppa su un arco temporale di 20 anni, vi sono presenti tutta una serie di luoghi, non solo quindi la Calabria. Il fulcro della storia è la ricerca effettuata da un pool di giovani, tra cui Mino e Oriana, un informatico e una giornalista, che grazie alle loro conoscenze arriveranno a delle scoperte di rilievo sui proventi occulti della ‘ndrangheta.
Rispetto alla criminalità, nel dibattito è emerso che solo la formazione delle scuole può formare, assieme all’educazione in famiglia, cittadini ben educati alla vita in società. Un ruolo di primo piano nella formazione è anche quello della scrittura: come ha affermato Massimiliano Nespola, per uno scrittore è fondamentale la partecipazione del pubblico.
A suo avviso infatti, scrivere significa anche imparare, e si impara attraverso il dialogo, insieme.
Il presidente Rossi, con riferimento alla Calabria, centrale nel dibattito anche considerata la location, ha sottolineato il fatto che esiste una Calabria virtuosa: forse non la si conosce abbastanza, ma emerge da alcune recenti ricerche americane il dato che vede la regione seconda in Italia, dopo il Trentino, per qualità delle persone, del cibo e per la bellezza dei paesaggi.
Stefania Abbruzzo ha sensibilizzato il pubblico sul ruolo delle donne, di fondamentale importanza, all’interno della storia, per comprendere la sua dinamica interna.
La cornice della rotonda di Copanello ha contribuito a rendere il momento unico, anche considerato che una buona parte della storia si sviluppa nei paesi della costa ionica.
Nella fondo di copertina: Stefania Abbruzzo, Massimiliano Nespola e Daniele Rossi