Per festeggiare il Dantedì 2022, edizione finalmente in presenza, il Liceo Scientifico Luigi Siciliani ha puntato su due scelte determinanti: un ricco programma che è un percorso di ricerca in avanti sull’opera di Dante attualizzata, e l’esclusiva partecipazione degli studenti, veri protagonisti di questa ricerca.
È quello che, ad apertura dei lavori, ha sottolineato la prof. ssa Milly Curcio, coordinatrice degli eventi internazionali dello stesso liceo, che ha voluto ringraziare quanti tra i ragazzi hanno entusiasticamente abbracciato la proposta di rileggere l’opera dantesca anche alla luce della contemporaneità, in un percorso che parte dall’oggi per andare a ritroso fino alla Firenze e all’Italia ai tempi dell’Alighieri.
Partendo proprio dalla concezione dantesca dell’inferno, si è analizzata l’incidenza di uno specifico immaginario “infernale” in testi contemporanei, sia relativamente al romanzo (Levi, Pasolini, Benati) sia, a un livello inferiore, in altri linguaggi contemporanei, come ad esempio le versioni informatiche (il gioco per playStation Dante’s Inferno), nelle quali si valuta la distanza dal e la manipolazione del testo dantesco, e che offrono utili riflessioni comparative.
Com’è stato sottolineato più volte dagli studenti, se c’è un modo di mettere ordine nel disordine di un mondo sconquassato e infelice, Dante questo modo lo ha cercato e lo ha trovato nella poesia. È così che faranno gli scrittori più vicini a noi, è così che faranno la cinematografia e l’architettura contemporanea che molto devono a Dante e alla Commedia, fonte inesauribile per scrittori, registi, disegnatori di tutte le epoche. Insomma, la scrittura dei moderni, e anche in linguaggi differenti da quello letterario, si è prodotta sull’impianto della scrittura dantesca, ricavandone un tipo di immaginario di fatto riflettente la nostra epoca. Gli allievi del liceo Siciliani hanno appunto valutato pienamente alcuni consistenti debiti nei confronti di Dante.
Ed è così che, durante il Dantedì del Siciliani, le parole dell’Alighieri risuonano nel gelo di Auschwitz nel capolavoro di Primo Levi, Se questo è un uomo, o nella Divina Mimesis di Pier Paolo Pasolini, per poi esprimersi attraverso alcune figure femminili della Commedia, o su Giganti e Lucifero nell’Inferno, sul calcolo delle probabilità nel gioco della zara, fino ad arrivare ai temi portanti della bioetica moderna: l’appropriarsi della morte biologica, la pluralità dei generi, l’organismo biologico umano come rispetto dei valori etici individuali e collettivi, il mutamento del concetto di identità. Tutto parte e tutto arriva al testo di Dante, mai trascurato e, anzi, materia continua di riflessione per i giovani di oggi.
La giornata annuale del Dantedì è un percorso che con coerenza continuerà il prossimo anno, giacché i gruppi di lavoro degli studenti sono pronti adesso a confrontarsi direttamente con scrittori, critici, filosofi e scienzati della realtà contemporanea, sempre nel nome di Dante.
Alla giornata del Dantedì 2022 del liceo Siciliani hanno assistito online anche studenti e docenti del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Pécs, con i quali il liceo Siciliani ha avviato da oltre un decennio un’attiva e proficua collaborazione.