La “Divina Commedia” opera musical al Politeama, un connubio perfetto tra arte, turismo e educazione, accolto da oltre seimila spettatori
Il Teatro Politeama ha inaugurato con successo la prima matinée de “La Divina Commedia Opera Musical”, un evento artistico di grande risonanza che farà tappa esclusiva nel Sud Italia per tre entusiasmanti giornate, culminando il 9 marzo.
L’emozionante spettacolo ha attirato l’attenzione di oltre seimila persone, tra cui un considerevole numero di studenti provenienti da ogni angolo della Calabria. Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha accolto calorosamente il numeroso pubblico, rivolgendo un breve saluto di benvenuto prima dell’inizio della straordinaria performance.
Il sindaco ha sottolineato l’importanza dell’evento come un’opportunità unica per introdurre i giovani al mondo del teatro, promuovendo al contempo la bellezza della città. “Questa è l’occasione per far scoprire il mondo del teatro e, in particolare, il nostro piccolo grande gioiello, ai tantissimi ragazzi che giungeranno a Catanzaro da ogni parte della regione“, ha commentato il primo cittadino.
Tra gli spettatori attesi, spicca un numeroso gruppo proveniente dalla provincia di Trapani, che oltre ad assistere alla magica rappresentazione, trascorrerà la notte nella città. Il sindaco ha evidenziato l’importanza di questa affluenza, sottolineando che dopo lo spettacolo, le scuole avranno l’opportunità di esplorare le bellezze del Capoluogo, dal suggestivo Parco della Biodiversità ai musei, creando così un legame tra esperienza didattica, promozione turistica e culturale.
La realizzazione di questa straordinaria opportunità è stata possibile grazie alla fruttuosa collaborazione con il promoter Ruggero Pegna. Da anni, Pegna porta avanti progetti che combinano lo spettacolo con la valorizzazione dei territori e la sensibilizzazione sociale, raggiungendo così una vasta gamma di pubblico diversificato. Il Teatro Politeama, tramite tali iniziative, continua a confermarsi non solo per il suo prestigio e la sua reputazione, ma anche come il punto di riferimento centrale in ambito culturale. È un faro attorno al quale costruire una programmazione strategica che promuova la crescita e l’indotto di una rete territoriale sempre più estesa.
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