Sarà presentato in anteprima domani (venerdì 20 ottobre), alle ore 18, al Centro polivalente di via Fontana Vecchia di Catanzaro, la favola di Halloween tutta calabrese edita da La Rondine per la collana Sorrisi. Si intitola “Giseppa e il fantasma pasticcione” il libro per ragazzi scritto dai due autori catanzaresi Leonardo Ruffo e Nini Mazzei e ispirato alle tradizioni popolari sul giorno dei morti tramandate nel nostro territorio. Siamo a Serra San Bruno, nei primi del Novecento. La piccola Giseppa, la notte del 31 ottobre, è molto triste: il giorno seguente, infatti, lascerà per sempre la sua terra per andare con la famiglia in America. Prima di partire si prepara a festeggiare il rito de “lu coccalu”. In quella notte, però, incontra un personaggio veramente speciale che cambierà per sempre la sua vita e segnerà nascita di una magica amicizia…
Il mondo dell’aldilà rivive con leggerezza e allegria in una storia sospesa tra realtà e fantasia che rappresenta il frutto di una ricerca antropologica sulla festa di Halloween che si è rivelata particolarmente affascinante. A discutere del libro insieme agli autori sarà la libraia Paola Tigani.
“Mossi dalla curiosità – commentano Ruffo e Mazzei – di risalire alle origini di una festa divenuta nel tempo sempre più “commerciale”, abbiamo scoperto che il culto ha in realtà radici assai familiari e fortemente legate alla Calabria. Il giorno dei defunti a Serra San Bruno veniva, infatti, celebrato con un vero e proprio rito, intagliando zucche a mo’ di teschio (coccalu), bussando alle porte e chiedendo un offerta per l’anima dei morti. La festa, celebrata in tutto il Meridione. sembrerebbe essere legata al rito della rinascita, il seme che dalla terra fa sorgere nuova vita”. L’origine del rito pagano si è persa nei secoli, prima dell’avvento del Cristianesimo, essendo già in uso nell’antica Roma e in alcune popolazioni celtiche.
Continuando a indagare su queste notizie a Serra San Bruno, tra una visita alle chiese, all’antica Certosa e qualche fotografia scoperta nel cimitero, Ruffo e Mazzei hanno anche avuto modo di colloquiare con l’insegnante Franco Gambino che ha raccontato loro le vecchie storie del paese che parlavano di una fornaia, di processioni e di una notte in cui avvenne una strana magia. “Dall’incontro fra leggenda e usanze popolari – concludono gli autori – e aggiungendo un pizzico di fantasia, è nata la favola di Giseppa, una bambina calabrese che emigra coi suoi semini di zucca esportando in America il rito del coccalu che oltreoceano prenderà il nome di Halloween”. Il libro offre, dunque, ai più piccoli l’opportunità di scoprire la nascita di una magica amicizia, e al tempo stesso, al pubblico adulto di riappropriarsi delle proprie radici identitarie legate al culto dei morti in Calabria.