Il Neko di Su la zampa legge Elia Banelli

SU LA ZAMPA-min
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“Da quando l’associazione animalista Su la zampa, che presiedo, ha iniziato gli abbellimenti per creare un angolo stile ‘Neko cafè’, sull’onda nipponica, il primo libro che ho deciso di inserire da far leggere agli amici (insieme ai mici!) è stato ‘L’uomo dei tulipani’, opera prima del giovane catanzarese Elia Banelli. Il giovane scrittore è figlio del caro amico Adriano, vecchia gloria giallorossa che ha adottato la nostra Catanzaro come luogo di lavoro, e con cui condivide la passione professionale come consulente finanziario. Da un anno è rimasto privo dell’affetto materno, vedendo la ancora giovane madre Anna rapita in Cielo prima di gioire dell’esordio letterario di Elia. E poi, Elia, giovanissimo, fu il mio ‘allievo’ preferito quando decise di dedicarsi alla stesura di articoli di giornale, divenendo da subito autonomo, durante la sua esperienza con ‘Il Quotidiano della Calabria’. Mentre muoveva i primi passi, capii da subito che sarebbe andato lontano: ne aveva la stoffa! Non mi ha sorpreso, perciò, il suo annuncio che anticipava l’uscita in libreria de “L’uomo dei tulipani”. Un esordio letterario! La giovane brillante penna, conciliando lavoro e passione per la scrittura e elaborando duramente la grave Perdita, era andata oltre! Sarebbe approdata su lignei scaffali di importanti librerie, sarebbe entrato nelle case di tantissimi lettori appassionati soprattutto di thriller. E così, il rampante Elia Banelli conquista la scena, entra in importanti salotti letterari accolto con enfasi, in punta di piedi, timidamente dapprima, poi sempre più naturale e sicuro di sé, non abbandonando la modestia. In pochissimo tempo, il noir arriva alla seconda edizione, e le ‘presentazioni de “L’uomo dei tulipani”, finalista al Concorso letterario “Residenze Gregoriane” conquista il pubblico in tutta Italia. Elia Banelli, con il suo sorriso brillante e la verve dello scrittore navigato, in pochissimi mesi ha ormai una grande fetta di seguaci. E il romanzo? Letto d’un fiato, ovviamente! “L’uomo dei tulipani, edito da Alter Ego, ti conquista subito, dalla copertina accattivante alla dedica a Mamma Anna. Una struttura doppia, con l’Io narrante del personaggio_chiave e la trama stesa in terza persona, che personalmente mi evoca uno dei miei  romanzi preferiti: “Và dove ti.porta il cuore”. Un ritmo incalzante, un intreccio fra i personaggi ben sortito, una descrizione dei luoghi, fra cui l’amata Città di Castello terra natia paterna (e della Bellucci!) che pare di ritrovarsi in quelle strade, in quei vicoli ad inebriarsi del profumo del tartufo e della tradizionale cittadina umbra. La scena ti inchioda, che pare di viverla. Nulla è scontato, trattieni il fiato fino al classico ‘colpo di scena’ finale, rapito ormai nel dipanarsi della fitta trama degna fi un grande del genere noir a me caro: Giorgio Faletti. Ed è accanto ai Suoi libri, caro Elia, che riporro’ il tuo. In bella vista, von grande profonda commozione per questo tuo affascinante intrigante lavoro letterario. Prima, però, aspetto che venga apposta la tua dedica. Ti aspettiamo al tuo rientro in Neko, i miei mici vogliono batterti la ‘zampa’. Io…io voglio stringerti la mano, abbracciarti affettuosamente, sperando di sentirti dire che il tuo prossimo Lavoro è già in stesura! Auguri per Tutto. Ad maiora!”

Lorella Commodaro