Il ritrovamento di decine di cavità rupestri a Palermiti rivela dettagli inediti di un antico santuario eremitico, offrendo una finestra sulla storia seppellita e incentivando un impegno per la conservazione e la ricerca archeologica
PALERMITI (CZ), 22 GIU 2024 – Palermiti, è pronto a rivelare un tesoro nascosto che potrebbe rivoluzionare la comprensione della sua storia millenaria. Venerdì 28 giugno, alle ore 16:30, la comunità scientifica e i cittadini saranno testimoni della presentazione ufficiale delle recenti scoperte: un insieme significativo di cavità rupestri, alcune delle quali adornate da graffiti di datazione incerta ma intrigante.
Il palcoscenico per questo evento epocale sarà la palestra della scuola media di Palermiti, situata in Largo Nicholas Green. Tra i presenti ci saranno il Sindaco Domenico Emanuele, la Soprintendente Stefania Argenti, l’archeologo Domenico Benoci dell’Università Pontificia Regina Apostolorum, l’archeologo Eugenio Donato, già noto per la sua collaborazione con SABAP, e lo storico Francesco Cosco. A guidare la presentazione sarà l’antropologa Patrizia Giancotti, responsabile del presidio Italia Nostra di Palermiti.
Il ritrovamento di queste grotte non è stato casuale, bensì il risultato di anni di dedizione e ricerca da parte di Renzo Peronaci e sua moglie Loredana Teti, appassionati di archeologia e storia locale. Il loro lavoro è stato ispirato dalle suggestioni di Don Vincenzo Lombardo, eminente studioso e ex parroco del paese, il quale collegava il toponimo “Palermiti” alle parole greche palaiòs erēmitēs, indicando un luogo di antico eremitaggio.
L’area circostante, caratterizzata da folti boschi, torrenti e corsi d’acqua, ha rivelato oltre cinquanta grotte fino ad ora mappate, diventando così il fulcro di un monachesimo mistico che merita ancora uno studio approfondito.
Il processo per il riconoscimento e la protezione archeologica è stato possibile grazie all’impegno personale e alla tenacia del Sindaco Domenico Emanuele, supportato dalla sezione Italia Nostra Soverato Guardavalle con Angela Maida e Raffaele Riverso. Questi ultimi, allertati da Renzo e Loredana, hanno collaborato con il sindaco per segnalare il ritrovamento agli enti competenti, stimolando una collaborazione ampia e multidisciplinare per lo studio dei siti.
Le cavità rupestri, decorate con sedute circolari, croci e altari dalle simbologie complesse, sono oggetto di studio per stabilire una datazione precisa, identificare collegamenti con ordini religiosi specifici e comprendere le loro funzioni originali nell’ambito dell’eremitaggio. Questo rappresenta solo l’inizio di un processo di approfondimento che mira anche alla protezione e alla valorizzazione dei siti, con l’obiettivo di creare un percorso archeologico che potrebbe attrarre studiosi, escursionisti e appassionati di storia e archeologia.
Il ritrovamento delle cavità rupestri a Palermiti non solo arricchisce la nostra conoscenza della storia locale, ma rappresenta anche un passo importante verso il recupero di una memoria storica preziosa che merita di essere preservata e celebrata.
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