Inaugura oggi al Museo Marca di Catanzaro: “Unseen”, la nuova personale di Roberto Fanari

Roberto Fanari
Roberto Fanari

Venerdì 16 settembre, promossa dalla Fondazione Rocco Guglielmo, in collaborazione con la Provincia di Catanzaro, inaugura al Museo MARCA di Catanzaro “Unseen”, la nuova personale di Roberto Fanari, a cura di Alessandro Romanini.

Il percorso espositivo, costituito da circa cinquanta lavori di varie dimensioni realizzati su supporti diversi e con varie tecniche, è stato interamente concepito per gli spazi del museo catanzarese. Un lavoro meticoloso, che ha richiesto oltre un anno e mezzo di preparazione, iniziato con la prima visita degli spazi museali a cui sono seguiti numerosi sopralluoghi e confronti con il curatore Alessandro Romanini e con Rocco Guglielmo, direttore artistico del MARCA.

L’ARTISTA FANARI

Roberto Fanari (Milano, 1957) vive e lavora a Milano. Laureato in giurisprudenza, dipinge fin da ragazzo. Negli ultimi anni ha esposto presso il Trompemburg Tuinen & Aroboretum di Rotterdam, a Genova e poi in Portogallo. Sue mostre personali si sono tenute a Villa Bottini, Lucca (2013); Palazzo Panichi, Pietrasanta (2013-14); Biffi Arte, Piacenza (2015); Villa Erba, Cernobbio (2015); Rotterdam Contemporary Art (2016); Gallerie d’Arte Moderna & Raccolta Frugone – Musei di Nervi, Genova (2017); Fondazione Ragghianti, Lucca (2017); Museo Messina, Milano (2019). Hanno scritto di lui: Pietro Bellasi, Bruno Corà, Maria Flora Giubilei, Flaminio Gualdoni, Riccardo Ferrucci, Mara Folini, Raffaella Resch, Alessandro Romanini, Maurizio Vanni, Roger van Boxtel.

È artista eclettico, che si esprime con la pittura, il disegno, la scultura (bronzo e ceramica) e la fotografia, reduce da un ciclo di mostre che lo hanno visto protagonista in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero, dall’Olanda (a Rotterdam alla Galleria Deleen Art e con l’installazione pubblica nel Trompenburg Tuinen & Arboretum, la rassegna d’arte contemporanea “Realism” ad Amsterdam) alla Svizzera (Galleria Folini Arte di Lugano) a città italiane come Milano (Fabbrica del Vapore, Museo Francesco Messina) e Genova (Museo di Arte Moderna).

LA MOSTRA “UNSEEN”

“Unseen” si presenta attraverso una serie di dipinti – alcuni di grandissime dimensioni – monocromi a tema paesaggistico, che nel loro complesso vanno a costituire un percorso ed un dispositivo dentro il quale lo spettatore è chiamato ad abbandonare la consueta visione passiva a cui è abituato dalla sfera mediatica, per effettuare un viaggio percettivo-soggettivo, in cui recuperare, attraverso uno sforzo, il piacere della visione conquistata e non gratuita e superficiale.

Ogni stanza del MARCA è allestita seguendo questo principio, scandita anche dai canoni dettati dalla selezione effettuata dall’artista delle sue opere monocromatiche, all’insegna del colore rosso, bianco e nero. Ad integrare il percorso museale e percettivo, troviamo un nucleo di altre opere realizzate su carta, (veri e propri diorami, micro-congegni percettivi) e due sculture in alluminio di grandi dimensioni, “a lettura orizzontale”, adagiate su delle basi al pavimento, anch‘esse elementi che richiedono una visione fuori dai consueti schemi visuali.

“L’opera di Fanari si caratterizza attraverso la soggettività pittorica, l’oggettività della fotografia e si connota per una temporalità che richiama l’atto performativo e il cinema”, sottolinea il curatore Alessandro Romanini.


La mostra rientra nel progetto GLOCAL della Fondazione Rocco Guglielmo, giunto alla V edizione, e precisamente nella sezione dedicata alle GRANDI MOSTRE, rimarrà aperta al pubblico fino al 27 novembre ed è accompagnata da un catalogo che raccoglie al suo interno tutte le opere esposte e i testi curatoriali.

FONDAZIONE ROCCO GUGLIELMO

La Fondazione Rocco Guglielmo è considerata nel panorama dell’arte contemporanea una tra le più importanti istituzioni culturali del Sud Italia. Costituita nel 2010 a Catanzaro, dal Notaio Rocco Guglielmo, è un’istituzione culturale aperta, un laboratorio d’idee, con un articolato programma di attività nel settore delle arti visive volte a favorire la conoscenza dei linguaggi contemporanei: mostre, workshop, seminari, reading, appuntamenti tematici e giornate di studio. Coniugando rigore scientifico e interesse per la ricerca, in questi anni la Fondazione ha realizzato importanti mostre monografiche a carattere storico.

Tra esse ricordiamo “Corpo Elettronico” (la prima mostra interamente dedicata alla videoarte italiana); “Lo Sguardo Espanso” (retrospettiva dedicata alla storia del cinema italiano d’artista); “Artisti nello Spazio” (collettiva dedicata alla storia dell’arte ambientale italiana). Numerose sono, poi, le mostre personali dedicate ad artisti di grande rilievo come Aurelio Amendola, Alberto Biasi, Cesare Berlingeri, Aron Demetz, Chiara Dynys, Giosetta Fioroni, Pino Pinelli, Turi Simeti, Emilio Scanavino e molti altri.

Tutte le iniziative proposte sono concepite secondo una logica di programmazione “glocal”, capace cioè di trattare i contenuti culturali da una prospettiva globale – incline alla contaminazione internazionale – ed agire, per la loro valorizzazione, in maniera locale – facendo leva sulle risorse del territorio, le professionalità in esso presenti e le sue eccellenze.