L’assessore alla Cultura Ivan Cardamone replica a Nicola Fiorita

Ivan Cardamone
Ivan Cardamone

Dichiarazione dell’assessore alla Cultura, Ivan Cardamone –. “Comprendo l’ansia elettorale del prof. Fiorita, persona che stimo sinceramente, ma avere ridotto la politica culturale della Città solo ad un ipotetico mancato sostegno alla Casa del Cinema denota una visione parziale, particolaristica e un po’ settaria dei problemi cittadini. Una visione che risulta perfino offensiva per le numerose realtà culturali cittadine che, in sinergia con il Comune, hanno sviluppato in questi anni ambiziosi e interessanti progetti, dal Festival d’autunno ad Armonie d’Arte, dal Teatro di Calabria “Aroldo Tieri” al nuovo cinema-teatro Comunale.

Manifestazioni di caratura nazionale e internazionale come AlTrove e Materia Design Week hanno trovato nel Comune un interlocutore e un sostegno incondizionato per la loro crescita.

Tra le macroscopiche “dimenticanze” del prof. Fiorita c’è la bella realtà del Museo del Rock, nato durante l’Amministrazione Olivo, ma che ha conosciuto una notevole crescita – ovviamente grazie all’entusiasmo e alla passione di Piergiorgio Caruso – proprio negli ultimi anni con un diretto impegno di Comune e Provincia.

Noto una serie di imperdonabili imprecisioni, soprattutto per chi si candida ad un ruolo delicato quale quello di sindaco. Mi riferisco, tanto per fare un esempio, al Progetto Gutenberg che ha sempre avuto – meritatamente – un sostegno economico e logistico da parte del Comune, come onestamente potrà confermare il prof. Vitale.

Vorrei subito sgomberare il campo della tematica Cinema. Dire che Catanzaro non tiene in considerazione la cultura e la produzione cinematografica è a dir poco ingeneroso. Basterebbe l’organizzazione del Magna Graecia Film Festival, con le sue manifestazioni collaterali e la sua proiezione mediatica nazionale per smentire la tesi di Fiorita. Ma voglio solo ricordare che il Comune, sia pure con una contribuzione simbolica (e sollecitata per la verità anche dal consigliere Sergio Costanzo), ha sostenuto il corto “Bismillah” con cui Alessandro Grande ha vinto il David di Donatello. Di un certo valore anche la compartecipazione al cortometraggio “Madre Terra”.

Salto il capitolo Politeama che, mi spiace ricordarlo al prof. Fiorita, è l’unico teatro calabrese ad assicurare da anni una seria e interessante programmazione, in un panorama nazionale che ha visto la chiusura di molti “templi” dello spettacolo.

Mi piace invece ricordare il boom registrato nel campo delle mostre e delle esposizioni, con i due grandi contenitori di cui la città gode – il Complesso del San Giovanni e la Palazzina Ex Stac – che sono stati costantemente occupati da decine di eventi grandi e piccoli, grazie alla preziosissima collaborazione avuta negli anni dalla 4Culture di Simona Cristofaro e Antony Vatrano e dei loro collaboratori.

Tra quelli grandi, che mi auguro il prof. Fiorita abbia seguito ed apprezzato, le mostre: Chagall, Escher, Graecalis, Felice Casorati, Le macchine di Leonardo, Lorenzo Bruschini, Bernini e il barocco romano, Imperatores. Per segnalare le mostre svoltesi all’ex Stac, dove tantissimi artisti hanno avuto il modo di esporre il loro talento, occorrerebbe un intero elenco telefonico.

Per quanto riguarda le arti visive, a parte l’azione fondamentale della nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti nel Palazzo dell’ex Educandato che da sola varrebbe un’intera legislatura, mi piace ricordare la valorizzazione delle opere di Nuccio Loreti, la pubblicazione del catalogo delle opere del maestro Saverio Rotundo “U Ciaciu”, l’esposizione collettiva sul corso Mazzini.

Rientra in questa azione anche il recupero, in sinergia con Poste Italiane, del mural di Mimmo Rotella.

Abbiamo valorizzato al massimo il nostro sistema museale con l’iniziativa “Week end al museo” e “Notte al Museo” che ha riscontrato numeri molti interessanti.

Non voglio annoiare con un ulteriore elenco di iniziative e mi limito a suggerire al prof. Fiorita di caratterizzare la sua campagna elettorale con maggiore precisione e onestà intellettuale poiché la demolizione del lavoro altrui non ripaga quasi mai. Da Assessore che ha avuto l’onore di occuparsi della cultura cittadina, grazie alla fruttuosa collaborazione e vicinanza ricevuta anche dai tutti i dipendenti del Settore Cultura, posso dire di avere la coscienza a posto e di avere assicurato alla Città una piattaforma di strutture e iniziative da cui il futuro sindaco, di qualunque schieramento sia espressione, potrà ripartire per fare sempre più bella la nostra amata Catanzaro”.

Leggi la dichiarazione di Nicola Fiorita – Fiorita: “A Catanzaro non c’è niente, falso! Quello che manca sono le politiche per valorizzare l’offerta culturale” -.