Le Gole di San Paolo, un rifugio naturale di pace e meraviglia

Gole di San Paolo
Gole di San Paolo

Le Gole di San Paolo: dove la natura ha plasmato un capolavoro e i monaci Basiliani trovarono un rifugio di preghiera nell’Aspromonte

Nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte, tra Gerace e Antonimina, si celano le Gole del torrente San Paolo: un gioiello naturale poco conosciuto ma di straordinaria bellezza, dove la natura si è trasformata in un’artista, creando un’opera d’arte unica nel suo genere. Un luogo di pace e contemplazione, che per secoli è stato rifugio dei monaci basiliani, e che oggi si presenta come un angolo di paradiso incontaminato per chiunque voglia avventurarsi alla sua scoperta.

In tempi lontani, le insenature scolpite dal vento e dall’acqua offrirono riparo ai monaci basiliani, che trasformarono quest’area in un luogo di preghiera e riflessione. Ancora oggi, passeggiando tra le rocce dalle forme insolite, sembra di percepire la stessa spiritualità che animava quei religiosi, immersi in un paesaggio dove la natura si intreccia con la storia.

Le Gole del San Paolo non sono solo uno spettacolo geologico e paesaggistico, ma anche una finestra su una dimensione di pace e armonia con l’universo, una sensazione che si rinnova ogni volta che si osservano le cavità rocciose dalle forme ricamate, quasi fossero state cesellate da mani divine.

Raggiungere le Gole non è un’impresa per tutti, ma l’esperienza ripaga ogni fatica. Il tragitto di circa 8 chilometri, che parte dal borgo medievale di Gerace, richiede scarpe adatte e una buona dose di energia, soprattutto per affrontare la risalita, che può richiedere fino a quattro ore e mezza.

Dal Passo di Ropulà, punto di partenza del sentiero, si attraversano panorami mozzafiato che abbracciano la costa ionica, il Monte Tre Pizzi e il borgo di Gerace. Il percorso si snoda attraverso una giovane sughereta, per poi immergersi in un paesaggio punteggiato da ginestre, querce e rocce scolpite, fino ad arrivare alla Cottonera, una formazione geologica unica fatta di strati di granitoide e detriti compattati.

Le Gole del San Paolo sono un luogo ancora poco frequentato, ideale per chi cerca un’immersione totale nella natura. Solo pochi escursionisti e cercatori di funghi conoscono questo angolo remoto, dove il silenzio è interrotto solo dal suono della fiumara Gerace e dai venti che scolpiscono il paesaggio.

Nonostante l’altitudine relativamente modesta di 474 metri sul Monte Campanaro, la vegetazione è sorprendentemente varia e ricorda quella tipica di zone più alte, conferendo al luogo un fascino ancor più misterioso e particolare.

Arrivati alle Gole del San Paolo, ci si trova di fronte a formazioni rocciose straordinarie: grotte, cavità e superfici incise dal vento e dall’acqua che sembrano raccontare storie millenarie. La potenza degli elementi ha modellato il paesaggio come uno scultore al lavoro, trasformando semplici rocce in vere e proprie opere d’arte.

Le Gole rappresentano un microcosmo di bellezza e spiritualità, un luogo dove il tempo sembra fermarsi e l’uomo può sentirsi parte di un tutto più grande. È un’esperienza che arricchisce l’anima e riempie gli occhi di meraviglia, lontano dalla frenesia della vita quotidiana.

Visitare le Gole del San Paolo significa intraprendere un viaggio non solo fisico, ma anche interiore, esplorando una Calabria diversa, autentica e ancora selvaggia. Un angolo di Aspromonte che, pur nella sua semplicità, custodisce la grandiosità della natura e della storia, offrendo a chi lo visita un’esperienza indimenticabile.

Se siete alla ricerca di avventure e bellezze nascoste, non lasciatevi sfuggire questa perla dell’Aspromonte. Munitevi di scarponcini, zaino e voglia di scoprire: le Gole del San Paolo vi aspettano per regalarvi emozioni che difficilmente dimenticherete.