Michele Affidato consegna il premio ‘Minatore d’Oro’ ad Antonio Tajani: un riconoscimento al lavoro e al sacrificio del sud Italia, tra memoria storica e sviluppo futuro
Il premio “Il Minatore d’Oro”, ideato per celebrare la resilienza e il sacrificio dei lavoratori del Sud Italia, ha trovato un nuovo e significativo destinatario: il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento si è svolta a Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, e ha rappresentato non solo un tributo al ministro, ma anche un omaggio alla forza e alla dignità dei lavoratori che, con il loro impegno, hanno contribuito alla costruzione dell’Italia.
“Il Minatore d’Oro” si inserisce in un progetto culturale che vuole raccontare il valore umano e sociale delle comunità meridionali, spesso dimenticate dai riflettori della storia ufficiale. Come sottolineato dal sindaco Giovanni Verduci, il premio è una testimonianza della capacità della gente del Sud di trasformare il sacrificio in un motore di progresso, e di farlo attraverso un impegno che va oltre il lavoro, diventando simbolo di resistenza e di speranza per il futuro.
Un elemento centrale della cerimonia è stata la posa della prima pietra del progetto “Borgo dei Minatori”, un’iniziativa che promette di segnare una nuova fase di sviluppo per la comunità reggina. Il simbolo stesso del premio, realizzato dall’artista orafo Michele Affidato, rispecchia profondamente l’idea di valorizzare le radici storiche e culturali del territorio calabrese. Affidato, noto per il suo impegno nella promozione dell’artigianato artistico e delle tradizioni calabresi, ha concepito un bassorilievo in argento che ritrae le miniere e i minatori al lavoro, un’opera che trasmette il sacrificio, la fatica e la dignità dei lavoratori del Sud.
Questo premio non è solo un tributo al passato, ma anche una dichiarazione di intenti per il futuro. Con “Il Minatore d’Oro”, Affidato aggiunge un nuovo capitolo alla sua lunga carriera di artista impegnato nel raccontare storie di memoria e di impegno sociale. Le sue creazioni non sono semplici oggetti di valore estetico, ma diventano portatrici di messaggi profondi, che affrontano temi storici e culturali rilevanti, come quello del lavoro, della memoria e della dignità.
L’evento, che ha visto la partecipazione di numerose autorità locali e nazionali, ha confermato l’importanza di un’iniziativa che unisce memoria storica e prospettive future, in un’ottica di valorizzazione delle tradizioni e delle risorse del Mezzogiorno. Il “Minatore d’Oro” non è solo un riconoscimento a una carriera di successi, ma anche un simbolo del legame indissolubile tra la cultura, il lavoro e il progresso delle comunità meridionali.
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