Si è conclusa con successo la X edizione del Premio Letterario Caccuri, l’evento organizzato dall’Associazione no profit “Accademia dei Caccuriani”, che ogni anno porta in Calabria le menti più brillanti e le eccellenze più importanti da tutta Italia.
Quest’anno è stata Dacia Maraini, con la sua opera dal titolo “La scuola ci salverà”, a trionfare davanti agli altri finalisti che hanno chiuso al secondo posto a pari merito: Paolo Crepet con “Oltre la tempesta”, Cristina Parodi con “E vissero tutti felici e contenti?” e Antonella Viola con “Danzare nella tempesta”.
Il premio, la “Torre d’Argento”, oramai divenuto simbolo di questo importante evento culturale, che abbraccia non solo il territorio crotonese ma tutta l’Italia, è stato realizzato da Michele Affidato, che da anni appoggia e sostiene il “Premio Letterario” con la sua arte e non solo.
Nel corso delle serate, poi, sono stati assegnati anche gli altri premi: Gaetano Savatteri, con il suo “Quattro indagini a Màkari” si è aggiudicato il Premio per la Narrativa, mentre ad Adriana Pannitteri è andato il Premio Giornalismo e Letteratura per “La forza delle donne”.
La conduzione delle serate è stata affidata a Francesca Lagoteta, Tiberio Timperi, Rossella Galati e Luca Barbarossa, che si sono alternati nel corso delle cinque serate.
Tantissimi sono stati gli ospiti che si sono avvicendati sul palco.
Dal mondo della giustizia con il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e il Procuratore Generale della corte d’appello di Napoli Dott. Luigi Riello, al mondo della musica con Roberto Vecchioni e Ròsalia De Souza, passando per il mondo del giornalismo con Paolo Di Giannantonio e Maria Rosaria Gianni; in tantissimi hanno portato il proprio contributo a questo evento.
Ha dichiarato Michele Affidato – Sostenere Adolfo Barone, Roberto De Candia e Olimpio Talarico, che da anni si impegnano e lavorano duramente per continuare a far affermare questa realtà di altissimo livello, è motivo di orgoglio, perché continuo a credere che il nostro territorio potrà continuare a crescere se percorre la via della cultura.
Da sempre mi sento legato particolarmente a questo evento – ha aggiunto il Maestro orafo – non solo per la realizzazione della “Torre d’Argento”, ma anche perché nel corso del tempo, ha permesso di dare un vero stimolo non solo alla provincia crotonese, ma a tutta la Calabria”.