Nardodipace: tra le colline e le rovine, la storia di un borgo fantasma

Nardodipace
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Tra le Serre Calabresi e il silenzio delle pietre: il fascino intramontabile di Nardodipace vecchia, un borgo fantasma che resiste al tempo

NARDODIPACE (VV), 7 MAR 2024 – Situato nelle pittoresche Serre Calabresi, a un’altitudine di circa 600 metri, il borgo di Nardodipace in provincia di Vibo Valentia cela tesori nascosti tra le sue verdi colline e le testimonianze geologiche di due geo siti di interesse nazionale.

Ma tra le sue meraviglie naturali e geologiche, il borgo conserva un gioiello meno noto ma altrettanto affascinante: il suo antico abitato, un vero e proprio borgo fantasma che si erge silenziosamente sulle pendici di una collina a tre chilometri dal centro attuale.

Fondata nel X secolo dai monaci basiliani, Nardodipace vecchia ospita ancora oggi una chiesa dedicata a San Nicola di Bari, un simbolo tangibile della sua ricca storia. Il borgo si sviluppò grazie alla sua posizione strategica lungo la via che collegava la costa tirrenica con la Sila, raggiungendo nel 1806 una popolazione di circa 1500 abitanti, dediti principalmente all’agricoltura e all’allevamento.

La storia del vecchio borgo fu segnata da eventi calamitosi. Nel 1783, un terremoto devastante colpì il borgo, danneggiando gravemente abitazioni e chiesa. Nel 1951, un’alluvione causata dallo straripamento del torrente Allaro provocò ulteriori danni, spingendo molti residenti a trasferirsi nel nuovo centro più basso e vicino alla strada statale.

Gli anni ’60 e ’70 videro poi l’emigrazione verso le città e l’estero, conducendo alla quasi totale desertificazione del vecchio abitato, che oggi ospita soltanto tre residenti.

Nonostante l’abbandono, il borgo fantasma di Nardodipace ha acquisito un fascino unico, sospeso nel tempo e avvolto dal silenzio. Le stradine strette e tortuose conducono i visitatori tra case di pietra, alcune restaurate, altre in rovina, con porte aperte e finestre rotte, offrendo uno sguardo nel passato con botti di vino, bottiglie di conserva e arredi che raccontano la vita di un tempo.

La chiesa, restaurata e ben conservata, con il suo campanile a vela e il portale romanico, si anima ogni anno il 6 dicembre per celebrare la festa del patrono. In questa occasione, i pochi abitanti rimasti e gli emigrati che tornano per l’evento riportano brevemente in vita il borgo, rendendo omaggio alla sua storia.

Il borgo fantasma di Nardodipace è un luogo che va oltre la sua bellezza paesaggistica e architettonica; è una testimonianza storica e culturale di una Calabria antica e autentica, popolata da gente laboriosa che ha saputo resistere alle avversità, preservando la propria identità.

Invita a riflettere sul significato del tempo, della memoria, dell’appartenenza e della rinascita. Un luogo che merita di essere valorizzato e visitato, poiché è un ponte tra passato e presente, un frammento di storia che chiede di essere custodito e raccontato.