L’autore Giampiero De Santis presenta “Mad_Puppet”: un modo di farsi conoscere e far conoscere, prima di tutto, la piccola grande famiglia, collezione, dei burattini pazzi hand made!
“Mad_Puppet”: un insieme di idee, condividere il tempo libero con le proprie figlie. Costruire e inventarsi insieme a loro qualcosa.
Allontanare le stesse bimbe dalla solita TV o dalle canzoncine e video degli smartphone.
Imparare insieme a loro che il riciclo può dare vita a nuove creazioni e tante altre motivazioni fa nascere l’idea del “progetto” mad_puppet…i burattini pazzi.
L’idea nasce a casa in un piccolo spazio utile. Giusto per togliere fuori la cassetta degli attrezzi e assemblare con viti, bulloni, dadi, rondelle e ogni pezzo che, riutilizzandolo, può essere adattato a vecchie scatole di latta, lattine di ogni genere, simpatiche scatole e altri materiali recuperati.
L’autore, Giampiero De Santis, è aiutato molto spesso dalle sue bimbe.
La prima è A.16 , occhi rotondi e vivi e viso di porcellana, che ha anche creato il disegno poi divenuto logo dei mad_puppet.
Poi c’è la moglie A.80, la cui pazienza la rende coautrice a tutti gli effetti.
E infine, l’altra figlia, L.10, che prima dà idee e suggerimenti e quando vede che sono accolti, scuote la testa con “Tu sei pazzo” e si allontana.
La creazione dei Mad_Puppet
La creazione di mad_puppet è nata così nel 2018 e, successivamente, si è voluto ideare un progetto più ampio e completo che desse ancora più importanza ai piccoli lavori fatti.
Gli ultimi mesi, con il crescendo della passione, ha fatto si che si realizzassero (anche con l’aiuto di ricerche di amici e conoscenti) oltre 20 pezzi unici oggi firmati, datati e numerati e l’autore ha progettato anche “delle case”. Piccole scatole realizzate, da una azienda produttrice, con il 90% di cartone riciclato, ma impreziosite con un logo disegnato da A16.
E arricchite di proprie immagini e scritte, stampate con inchiostri a base d’acqua dalla stessa azienda scelta, non a caso, sulla rete.
Il mad_puppett, nasce senza una vera conformazione, nasce senza regola alcuna.
Qualche anno fa questa selezione era poco fattibile: tutto finiva in un grande bustone nero prelevato giornalmente dagli addetti!
Oggi no: si selezionano le varie tipologie di scarti e si butta via, a giorni alterni o periodicamente.
Forse, il porre attenzione a tale procedura, ha fatto riflettere sul fatto che in ogni cosa può esserci vita e, anche se quella vita sembra stia per finire, si vuole provare a dargli un’altra possibilità di esistenza, sia pure differente.
Questo, poiché il riciclaggio nel medesimo formato non sempre riesce!
Una nuova destinazione d’uso è invece nuova vita! Stava proprio pensando a questo quando l’autore vide un disegno, un piccolo capolavoro di una piccola lei, A16. e tra se e se pensò: “perché non provare a rendere vivo anche quel disegno?”.
C’era tutto: il progetto (disegno), i materiali necessari individuati, le idee chiare e quindi, anche se questa storia sembra essere tutta un casotto, quasi come accadde ad un famoso falegname che creò un burattino per sé, creò originariamente un primo burattino per la sua piccola A.16.
Si è sviluppata l’idea di trasformare un disegno in qualcosa di vero, simile ad un umano, attraverso l’utilizzo, il riuso e l’assemblaggio di vari materiali di scarto.
I materiali dei burattini pazzi
Loro, i mad_puppet, originano, come già accennato, da vari materiali: scatole di latta(alcune molto datate altre più recenti), plastica, carta o alluminio, frammenti di ferro e acciaio, plastica, tappi, diverse tipologie di viti, di bulloni, di dadi, rondelle e altri materiali. Molti dei quali già utilizzati in altri lavori o trovati, senza vita, nelle cassette degli attrezzi o nei cassetti della casa.
Individuato e trovato il corpo principale, prima che finisca nel bidone di destinazione, nella cassetta degli attrezzi ed in ogni luogo che può scrutare, si trovano poi i materiali in questo loro fantastico mondo. Quasi addormentato, inanimato, e si sviluppa la consapevolezza di poterli far rivivere.
L’assemblaggio dei Mad_Puppet
Si accinge a tirarli fuori dall’angolino più buio e nascosto della cassetta degli attrezzi o al loro nascondino e gli ridà vita assemblandoli tra di loro.
Ah! Per la verità… l’autore non ha disdegnato, in questo breve lasso di tempo, rifiuti abbandonati o trovati durante attività sportive all’aperto o viaggi. E, in verità, qualche volta si è servito anche delle cassette degli attrezzi altrui o ha fatto scorribande nei garage e/o depositi “familiari”.
Per costruire i “burattini pazzi” o mad_puppet, rigorosamente a mano e senza l’ausilio di mezzi meccanici, l’autore ha utilizzato le mani (piccoli traumi ormai innumerevoli) e alcuni piccoli attrezzi (cacciaviti e pinze varie) scovati sempre nelle famose cassette!
In realtà non si è ancora capito se i pazzi siano i burattini (mad_puppet) o se il pazzo autentico sia lui, l’autore.
Forse sono tutti pazzi, se è vero come è vero, che i mad_puppet sono ora comunque felici, rivivono una nuova vita ed è sufficiente girarli nella posizione giusta perché loro “siano a posto”.
Il messaggio dei Mad_Puppet
C’è un messaggio dei mad_puppet per chi lo sceglie: “Sono felice di ri-vivere e…“…grazie… ora mettimi dove vuoi…”.
Mad_puppet è solo l’ultima delle creature dell’autore ma questo non vuol dire che l’idea sia recente!
Questo materiale lo ha sempre affascinato, fino a fargli concludere gli studi universitari con una tesi sull’archeologia industriale, in particolare sui processi di estrazione e lavorazione nelle antiche Ferriere di Mongiana!
Le passioni dell’autore Giampiero De Santis
Latta, acciaio, ferro… pubblicazioni e articoli su riviste scientifiche tanto il suo amore! E, a proposito di amore, come dimenticare quell’altra passione sfrenata per la grafica pubblicitaria ed il design in genere?
Tanto forte da progettare per altri e per sé ogni formato: da un comune logo a manifesti 6mx3m che furoreggiavano su muri e spazi pubblicitari!
Facile che si unissero queste passioni e così è stato!
La divulgazione del progetto
Oggi attraverso i media, una pagina Facebook e Instagram in fase di pubblicazione e tante altre iniziative in cantiere.
Tra le quali la partecipazione ad un contest/premio internazionale per artisti e designer emergenti, vuole rendere pubblico il lavoro e le opere realizzate in questi pochi mesi.
Un modo di farsi conoscere e far conoscere, prima di tutto, la piccola grande famiglia, collezione, dei burattini pazzi hand made!