“Scrivi poesie
perché hai bisogno
di un posto
dove essere quello che non sei.“
(Alejandra Pizarnik)
Sabato scorso, 22 febbraio, il catanzarese Luigi Costantino ha chiamato a raccolta i suoi lettori ed estimatori a Roma. L’incontro è avvenuto presso Bancolibri Sulla Strada, una piccola libreria nel quartiere popolare di Centocelle e sede fisica della casa editrice Libereria che ha pubblicato le tre opere di Costantino.
Il termine inglese “Reading” significa leggere ed è nella lettura ad alta voce che il pubblico e gli autori trovano un ulteriore canale di comunicazione.
Se i dati statistici ci hanno sempre detto che in Italia si legge pochissimo e che librerie anche dai nomi altisonanti chiudono, piegate dalle regole del mercato, allora possiamo dire che in occasione di questo incontro è accaduto un piccolo miracolo. L’evento ha suscitato molto interesse, accogliendo un pubblico trasversale, soprattutto in età, che ha scelto di passare qualche ora di un sabato pomeriggio romano ascoltando poesie e stralci di romanzi.
Infatti, la libreria in pochi minuti si è riempita di ragazzi e adulti, ma anche qualche bambino ha partecipato; tutti molto attenti e interessati alle letture delle opere di Luigi Costantino e di un’altra giovane artista, Maria Teresa Scionti che, sempre per la medesima casa editrice, ha pubblicato “1+1=1” che è anche il suo esordio letterario, in tutti i sensi.
La serata si è aperta con la presentazione del reading. Roberto Inzitari, co-fondatore della casa editrice e anch’egli calabrese, ha raccontato come è nato il progetto legato alla pubblicazione indipendente, capitanato da Alessandro Mazzà. L’attività è iniziata un po’ come una scommessa, visti i tempi e viste le difficoltà per molti scrittori nel vedere pubblicate le proprie opere. C’è da sottolineare che Luigi Costantino è tra gli autori che ha venduto più copie, avendo ben undici edizioni all’attivo.
Inzitari ha sottolineato: “Bisogna cambiare sguardo. L’autore esiste indipendentemente dalla casa editrice. Quindi, è la casa editrice che esiste grazie all’autore che scrive.” Aggiungendo: “Ovviamente c’è una selezione che sposa i principi di Libereria che è quasi come una famiglia. Nasce come sovversione al sistema consolidato alle mega librerie dinosauro, quasi supermercati, in cui solidità non c’è, e rovinano le piccole librerie, riferimento nei quartieri.“
Inoltre: “L’autore deve guadagnare dalla propria opera senza concedere molto alla casa editrice e nella logica dei “pachidermi” avviene il contrario.“
“Libereria è ciò che davvero mancava per appassionati autori e lettori di poesia, narrativa, e non solo. In un mondo di “non luoghi” questo è Il Luogo dove si può ancora coltivare ed apprezzare il bello dell’espressività artistica e, non ultimo, delle persone; luogo di trasparenza, rispetto e complicità creativa.
Libereria era un bellissimo sogno, e continua ad esserlo anche ora che è una splendida realtà in continua evoluzione e crescita.
Salite a bordo, questa nave salpa ogni giorno alla ricerca del bello perduto; ed ogni giorno lo trova. “
Secondo un comunicato stampa del 3 dicembre 2019 dell’Istat, “Sono 1.564 gli editori attivi censiti nel 2018: il 51,1% ha pubblicato un numero massimo di 10 titoli all’anno (“piccoli editori”), il 33,8% fra le 11 e le 50 opere (“medi editori”) e soltanto il 15,2% ha pubblicato più di 50 opere annue (“grandi editori”). I grandi editori coprono quasi l’80% della produzione in termini di titoli (79,4%) e il 90% della tiratura.”
Tornando al reading che è stato trasmesso anche in streaming, dopo Inzitari ha parlato Laurent Vercken de Vreuschmen, anch’egli autore, che ha tracciato il contenuto delle due pubblicazioni. Secondo lo scrittore, le difficoltà della vita sono il comune denominatore delle due opere. Ma anche la matematica e il viaggio diventano un ponte ideale che collega i due libri. Nella sua visione: “Costruire il futuro è sempre difficile. Anche la matematica è una costruzione difficile e complessa. Le emozioni sono matematiche. La matematica è una metafora. Al di fuori degli schemi.”
Entrambi i libri partono da un viaggio, in cui i protagonisti vanno alla ricerca di sé stessi, e dove la parola d’ordine è: amarsi, indipendentemente da ciò che esteriormente siamo e appariamo.
Luigi Costantino, durante la serata, ha raccontato di sé e della sua arte raccolta nelle sue tre pubblicazioni, recensite anche da Calabria Magnifica: “Considera l’intenzione” (2017) e “Riconoscersi” (2018) e “La felicità delle strade difficili” (2019).