Sarà presentato oggi (lunedì 20 agosto) a Soverato, a chiusura del ciclo dei lunedì letterari organizzati dalla Libreria Incontro presso il Lido Ottagono sul lungomare, ‘Il dono di Prometeo’, ultimo libro del filosofo catanzarese Massimo Iiritano, presidente dell’associazione nazionale ‘Amica Sofia’.
Il libro affronta, attraverso un percorso affascinante attraverso alcuni classici del pensiero e della letteratura europea tra ‘800 e ‘900 (Kierkegaard, Dostoevskij, T.S. Eliot, Cacciari, Givone, Quinzio), una riflessione filosofica su alcuni temi cruciali della nostra esistenza, quali la finitezza, il tragico, la libertà, nel tentativo “di varcare con Prometeo le soglie dell’impossibile”, riprendendo il nocciolo più drammatico e spesso occultato dell’antica sfida contenuta nel testo di Eschilo.
“Attraverso lo sguardo di Prometeo riemerge una tradizione di nemici ostinati di ogni illusione. Di coloro che rifiutano, come Ivan Karamazov, il biglietto di una vita effimera, svelando sempre di nuovo, in ogni riga e in ogni verso dei loro scritti, in ogni piega dei loro pensieri, l’illusorietà di ogni umana speranza. Gli occhi di Prometeo diventano allora quelli di Lucrezio, di Leopardi, ma anche di Elias Canetti, Miguel De Unamuno, di tanti personaggi dostoevskjiani e di tante “maschere” kierkegaardiane. E sarà proprio Kierkegaard l’autore che più di altri ci consentirà di tenere il filo, nel percorso che qui si propone: accanto al suo “sosia spirituale” Dostoevskij e a maestri a noi contemporanei come Sergio Quinzio, Massimo Cacciari e Sergio Givone. Appellarci al loro pensiero, ai loro scritti, ai loro testi, vorrebbe essere in questo percorso il tentativo di rintracciare una guida, che possa sostenerci e condurci nello sforzo di reggere alla durezza di un pensiero che non può accettare effimere stampelle. Che vuole tentare la via, “umana troppo umana”, di guardare fisso negli occhi quello spettacolo tragico, fragile eppur bellissimo, che è, da sempre, la nostra esistenza”.
Così scrive Iiritano nell’introduzione. Ma l’incontro di Soverato avrà un significato tutto particolare, poiché verrà raccontata e ripresa per la prima volta in questa occasione la straordinaria esperienza di laboratorio e di riflessione condotta presso la Casa Circondariale U. Caridi di Catanzaro, con i detenuti della media e massima sicurezza. Interverranno infatti la direttrice del carcere Angela Paravati e il prof. Nicola Siciliani De Cumis, che da anni conduce all’interno del penitenziario il laboratorio di lettura e scrittura nell’ambito del quale, con “Il dono di Prometeo”, si è aperto da alcuni mesi uno spazio nuovo per la filosofia dialogica.