La Fsp Polizia – Federazione nazionale di Polizia, e il Procuratore aggiunto di Cosenza, Marisa Manzini, saranno all’Istituto Superiore “Fermi” di Catanzaro, venerdì 23 novembre, alle ore 11 presso l’auditorium “Scopelliti”, per la presentazione del libro del magistrato “Fai silenzio ca parrasti assai”.
Dopo i saluti del dirigente scolastico dell’Istituto Fermi, Teresa Agosto, e oltre alla presentazione del libro da parte del procuratore Manzini, alla presenza di tutti gli studenti delle classi terze, quarte e quinte si susseguiranno gli interventi del Segretario Generale Fsp Polizia, Valter Mazzetti; di Mirko Schio, Presidente dell’associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), cui il procuratore Manzini ha deciso di devolvere i proventi del libro; di Franco Maccari, Vice Presidente Fsp; e poi ancora dell’onorevole Wanda Ferro, componente della Commissione parlamentare Antimafia, e del deputato Antonio Viscomi, moderati dal Segretario Nazionale Fsp, Giuseppe Brugnano.
“Nel sottotitolo del libro, che recita ‘Il potere delle parole contro la ‘ndrangheta’, sta racchiuso il messaggio che il libro vuole diffondere – afferma Mazzetti –, come sprone a mettere in atto la più forte ed efficace forma di ribellione alla prevaricazione della criminalità organizzata, e cioè l’affermazione di se stessi e della propria libertà attraverso il rifiuto delle regole di un antistato che vuole imporre, appunto, il silenzio, l’omertà, la sottomissione, perché è di questo che si nutre e grazie a questo che prolifera.
Noi rappresentiamo gli appartenenti alla Polizia di Stato, che ha come compito primario la lotta alla criminalità organizzata, e non possiamo che sostenere anche in occasioni come questa magistrati coraggiosi che spendono la loro vita condividendo il medesimo compito, come la dottoressa Manzini”.
“Come Sindacato di Polizia – gli fa eco Maccari – puntiamo molto su iniziative importantissime come questa, consci come siamo che sicurezza e legalità passino per una forte azione di formazione e prevenzione, oltre che per la necessaria azione di repressione.
E i nostri interlocutori privilegiati devono essere gli studenti, perché rinsaldare il legame di fiducia con chi porta la divisa, oltre che fissare obiettivi condivisi, è ciò che più di tutto può portare vantaggi all’intera comunità”.
“Non è un caso se venerdì saremo all’Istituto Superiore Fermi del capoluogo calabrese – conclude Brugnano -, dove abbiamo trovato una dirigente di pronta sensibilità che ha immediatamente condiviso l’importanza di rimarcare principi, regole e valori fondamentali per i nostri giovani.
La testimonianza del procuratore Manzini scuote gli animi, perché traccia a tinte vivide la violenza di una criminalità che ancora mette in discussione il futuro dei ragazzi in una terra bellissima e difficile come la Calabria. Ma lei e soprattutto noi, che da Poliziotti sappiamo che lo Stato c’è ed è più forte della ‘ndrangheta, saremo lì a dar loro il nostro messaggio di speranza e di fiducia in noi”.