Programmazione Politeama Catanzaro a rischio a causa del Caro Energia

teatro Politeama di Catanzaro
Il teatro Politeama di Catanzaro

Fiorita: “Sulla programmazione del Politeama incide ‘aumento a nove zeri del costo delle utenze. Impegno nel salvare la stagione. Allo studio soluzioni per una gestione più autonoma e sostenibile

Riceviamo e pubblichiamo la nota del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, in riferimento all’aumento del costo delle utenze alto a tal punto da mettere a rischio l’intera programmazione di una istituzione culturale, come quella del Teatro Politeama di Catanzaro.

“L’Amministrazione comunale, come tutti gli enti locali, sta affrontando una situazione finanziaria molto complessa, aggravata dall’incremento a nove zeri del costo delle utenze registrato nel corso degli ultimi mesi. Fin dal mio insediamento, ho dedicato gran parte del lavoro, coinvolgendo tutti i  settori preposti, nel tentativo di recuperare, tra le maglie di un bilancio sempre più esiguo, le risorse necessarie a salvaguardare i livelli dei servizi e delle partecipazioni detenute dal Comune. In questo contesto, diventa davvero difficile trovare soluzioni immediate al problema dell’aumento delle bollette di luce e gas che, secondo una stima generale, ammonterebbe nel primo semestre di quest’anno a oltre un milione di euro rispetto allo scorso anno.

Una cifra considerevole che è stata compensata solo in parte dai contributi governativi, costringendo la precedente Amministrazione ad impegnare le proprie casse per il fabbisogno energetico. E’ questa una premessa necessaria per focalizzare, in modo trasparente, tutte le criticità legate agli stanziamenti che l’Amministrazione ogni anno garantisce per le proprie partecipate. Criticità che riguardano anche la Fondazione Politeama, una realtà preziosa e ormai storica per il Capoluogo, la cui programmazione è inevitabilmente influenzata dalla congiuntura economica.

Con grandi sforzi, consapevoli del ruolo e della funzione del nostro Teatro – all’esito di un incontro con il Direttore generale della Fondazione, Aldo Costa – sono state individuate le risorse disponibili, per forza di cose inferiori rispetto al passato, con cui salvare parzialmente la stagione e garantire continuità alla macchina organizzativa del Politeama. Ancora una volta, a tenere in piedi la baracca sarà il solo Comune, visto che da diversi anni manca un contributo fisso e adeguato da parte degli altri enti pubblici in qualità di soci. Il Politeama e gli altri teatri storici calabresi, come il Rendano di Cosenza e il Cilea di Reggio, avrebbero bisogno di un finanziamento ad hoc restituendo significato alla legge regionale sui teatri.

Per superare l’emergenza bisogna, però, ragionare su possibili strategie future in grado di assicurare stabilità, autonomia e sostenibilità alla vita del teatro. Un paletto è stato già messo: nella recente rimodulazione dei fondi di Agenda Urbana, questa Amministrazione – oltre a privilegiare gli interventi sul patrimonio scolastico – ha preservato le somme stanziate per l’efficientamento energetico del Politeama. Lavori che consentiranno, nel tempo, di adeguare l’impiantistica del teatro all’insegna dei moderni standard ambientali e di conseguire importanti risparmi sui costi delle bollette.

Dall’altra parte, occorrerà anche percorrere nuove strade dal punto di vista dell’offerta culturale, intercettando le risorse messe a disposizione dai bandi regionali e nazionali e costruendo nuove reti e partnership con altre realtà del settore. In tal senso, le esperienze appena concluse di Calabria Show Case e Primavera dei Teatri rappresentano degli esempi positivi di come il Politeama possa allargare i propri orizzonti con una progettazione innovativa, costruendo un nuovo pubblico e facendo, al contempo, produzione e formazione sul territorio. Una sfida che avrà bisogno di tempo ed energie, con il contributo di tutti, ma che vogliamo intraprendere con responsabilità e coraggio, per far sì che il ventennale dell’inaugurazione del Politeama – che cadrà il prossimo 29 novembre – sia non solo un momento celebrativo, ma anche un nuovo punto di partenza”.