È l’unica tappa attualmente in programma in Calabria quella della rassegna Mondovisioni – I documentari di Internazionale, un progetto di CineAgenzia per la rivista Internazionale, che partirà il prossimo 10 febbraio al Civico Trame di Lamezia Terme, arricchendo le proposte del laboratorio rivolto alle giovani generazioni Civic-Up.
Il centro culturale polifunzionale di via degli Oleandri, esito delle esperienze di Fondazione Trame e Ala Associazione Antiracket Lamezia, che interviene sul territorio con attività socio-culturali di sensibilizzazione verso i temi della legalità e della democrazia promuovendo occasioni di confronto intergenerazionale, aggregazione e formazione, accoglie nel 2022 i più appassionanti e urgenti documentari su attualità geopolitica, diritti umani e libera informazione, selezionati dai maggiori festival di tutto il mondo e proposti in esclusiva in lingua originale sottotitolati.
Coerente alla linea editoriale di Internazionale e ai valori sostenuti e diffusi da Trame.Festival dei libri sulle mafie, la rassegna Mondovisioni racconta la complessità del nostro tempo, dominato da propaganda e disinformazione, attraverso storie esemplari e senza filtri, che ci coinvolgono e ci riguardano.
Quattro sono i film selezionati per volgere lo sguardo oltre il nostro territorio ed esplorare la fitta trama della realtà contemporanea mondiale, tra conflitti, abusi e tensioni, e svelare cosa si è mosso mentre la pandemia iniziava la sua corsa.
Attraverso queste storie, che ci conducono fino in Francia, Turchia, India e Mali, il pubblico è invitato a confrontarsi con temi che spesso i media osservano da lontano.
Si parte giovedì 10 febbraio con Writing With Fire, nella shortlist dei candidati degli Academy Awards in corsa agli Oscar 2022: un gruppo di agguerrite donne Dalit sfida un’India settaria e maschilista creando dal basso un giornale unico al mondo. Si tratta della coraggiosa esperienza di “Khabar Lahariya”, testata giornalistica impegnata nella denuncia della corruzione e dell’oppressione delle minoranze. Il 17 febbraio è la volta di The Monopoly of Violence che, nel ventennale del G8 di Genova, propone una riflessione più che mai attuale sulla repressione e la violenza di stato, sullo sfondo di sconvolgenti immagini dalle proteste dei gilet gialli francesi.
Si prosegue poi con The Last Shelter, il 10 marzo, e Dying To Divorce, il 24 marzo. Il primo ci porta a Gao, al confine meridionale del Sahara, un crocevia delle rotte dei migranti africani, alla scoperta di un luogo di solidarietà in cui si incrociano speranze e sogni infranti, fino all’Europa. Protagonista dell’ultimo titolo della rassegna è invece la Turchia di Erdogan: Dying to Divorce segue le vicende dell’avvocata Ipek Bozkurt, impegnata nella denuncia del crescente fenomeno della violenza domestica contro le donne e dei femminicidi, in un paese sempre più conservatore e integralista. Il documentario, scelto dal Regno Unito come candidato per l’Oscar al miglior film straniero, è una prospettiva unica sulla lotta per essere una donna indipendente nella Turchia moderna.
Tutte le proiezioni avranno inizio alle ore 19. L’ingresso è libero con tesseramento fino a esaurimento posti, per accedere è necessario Green pass rafforzato. Si prevede possibilità di replica di ciascuna visione stando alla situazione pandemica. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al 329.0566908 o visitare il sito www.civicotrame.it.
L’intera programmazione è un invito allo spettatore a non esaurire l’esperienza della visione in un unico appuntamento, ma piuttosto a tornare, approfondire, contestualizzare, legarsi allo spazio che gli offre questa esperienza.
La rassegna di Mondovisioni a Civico Trame si colloca in continuazione con la programmazione del Laboratorio di cittadinanza per giovani protagonisti Civic Up – Persone. Le cose che abbiamo in comune, partito lo scorso dicembre in collaborazione con Mammut Teatro.
Il laboratorio settimanale, che si è tradotto in un’esperienza sociale con l’obiettivo di stimolare pensieri critici e consapevoli, riflessioni e confronto tra i ragazzi partecipanti, prosegue i suoi appuntamenti anche nei prossimi mesi.
Il 24 febbraio arricchisce il cartellone di incontri e ospiti il gruppo Fem.In. Cosentine in lotta, il collettivo transfemminista intersezionale attivo sul territorio di Cosenza, che si occupa di lotta femminista, discriminazione ed emarginazione. Il 17 marzo, invece, sarà la volta dell’artista poliedrico e scrittore Francesco Carlo Kento, con le sue rime e le sue storie di immigrazione e integrazione, razzismo ed esclusione sociale, “alle origini del rap”.