Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ha registrato un vero e proprio boom di presenze durante il ponte del 25 aprile. La sola giornata del 25 aprile, a ingresso gratuito per la Festa della Liberazione, ha visto oltre cinquemila accessi, provenienti sia da turisti italiani che stranieri. Grazie al bel tempo e alla possibilità di visitare il museo gratuitamente, moltissime persone si sono recate sulla sponda dello Stretto per ammirare i Bronzi di Riace e di Porticello, ma anche i tanti altri reperti esposti al MArRC.
Secondo la direzione del Museo, le presenze registrate sono senza precedenti. Già nel sabato 22 aprile, durante l’orario di apertura dalle 9.00 alle 20.00, sono stati venduti 973 biglietti. Domenica 23, altra giornata con ingresso ordinario, il MArRC ha accolto 1465 visitatori, che hanno avuto l’opportunità di visitare anche l’esposizione temporanea “Sullo scaffale dello speziale. Vasi fa farmacia nella Calabria del Settecento”.
Il Museo ha concesso un’apertura straordinaria anche il lunedì successivo, giorno di chiusura settimanale, durante il quale ben 701 persone hanno deciso di scoprire la storia, la cultura e la società della Calabria antica, percorrendo i quattro livelli dell’allestimento permanente con migliaia di reperti provenienti da ogni parte della regione.
Il vero boom di presenze è stato registrato nella giornata del 25 aprile, quando ben 5462 persone hanno visitato il MArRC. Un flusso continuo di visitatori che ha sorpreso lo staff del museo, felice di accogliere così tanti visitatori.
Il Museo dei Bronzi di Riace è senza dubbio una delle maggiori attrazioni culturali del Sud Italia, grazie alla presenza dei due famosi bronzi, ritrovati casualmente nel 1972 sul fondo del mare Ionio. Le sculture, alte circa 2 metri, rappresentano due guerrieri greci, probabilmente risalenti al V secolo a.C. e sono considerate uno dei massimi capolavori della scultura antica.
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, inaugurato nel 1998, è stato costruito appositamente per ospitare i Bronzi di Riace e numerosi altri reperti archeologici provenienti dalla Calabria e dalla Sicilia. Il museo è diviso in quattro sezioni, che offrono un’ampia panoramica sulla storia dell’area, dalla preistoria all’età ellenistica.
Il successo di presenze registrato durante il ponte del 25 aprile dimostra l’importanza della valorizzazione del patrimonio culturale italiano e della necessità di promuovere l’accessibilità ai musei e ai siti archeologici. La cultura e la storia sono infatti un patrimonio comune, che va tutelato e condiviso con tutti.