La Sila si candida come un serio contendente per diventare la prossima capitale italiana dell’arte contemporanea nel 2026: una storia di passione, impegno e creatività
La corsa per diventare la prima Capitale italiana dell’arte contemporanea per il 2026 è ufficialmente iniziata. La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha dato il via al processo il 15 aprile 2024, aprendo il bando per selezionare la città più meritevole di questo prestigioso titolo.
L’obiettivo è chiaro: incoraggiare e sostenere le città italiane nel loro impegno per promuovere e valorizzare l’arte contemporanea. I finanziamenti del bando supporteranno una vasta gamma di progetti culturali, tra cui mostre, festival, rassegne e la creazione di spazi dedicati all’arte contemporanea.
Una giuria di cinque esperti indipendenti nel campo della cultura e delle arti visive sarà incaricata di valutare le candidature. Tra le proposte in lizza, saranno selezionate fino a cinque città finaliste che avranno l’opportunità di presentare i loro progetti in audizioni pubbliche. Infine, la giuria presenterà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più meritevole di essere insignita del titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”.
Tra le proposte pervenute, spicca quella proveniente dall’entusiasta sindaco di Acri, Pino Capalbo, che ha promosso l’iniziativa durante l’assemblea del Gal Sila a Spezzano della Sila lo scorso 23 aprile. L’appoggio è tangibile, sia tra i sindaci che nel Parco Nazionale della Sila, tutti concordi nell’importanza della candidatura. Mentre gli uffici comunali di Acri sono già attivi nella raccolta delle adesioni, l’associazione culturale Siluna ETS coordina le istituzioni per la compilazione del dossier di candidatura.
L’Altopiano Silano può contare sul supporto fondamentale di enti come Gal Sila Sviluppo e il Distretto Turistico, fattori per il successo del progetto. La Sila, con il suo paesaggio incantevole e la sua ricca storia culturale, si candida dunque come un serio contendente per diventare la prossima Capitale italiana dell’arte contemporanea.
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