Il 20 novembre del 1989, a New York, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la “Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”, un testo giuridico di eccezionale importanza che andava a riconoscere, in forma coerente, tutti i bambini e tutte le bambine del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Da allora il 20 novembre di ogni anno in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Anche il Sistema Bibliotecario Vibonese, da sempre molto attento alle esigenze dei giovanissimi e al loro diritto di crescere anche attraverso la cultura, ha dedicato la giornata di venerdì 20 novembre alla celebrazione di questa importante ricorrenza.
Seppur a biblioteca chiusa, grazie all’instancabile attività del gruppo di lavoro di “Tutti uguali, tutti diversi con la lettura” (Progetto di promozione della lettura nella Prima infanzia, promosso da SBV e Cepell), i canali social del SBV sono stati animati da diverse iniziative a favore dell’infanzia.
Molto partecipato è stato, ad esempio, il consueto appuntamento con le letture ad alta voce del venerdì (da novembre trasferito su Google meet a causa dell’emergenza sanitaria), per l’occasione interamente dedicato ai diritti dei bambini: durante l’evento di questa settimana, “Andiamo Diritti alle storie con LE LETTURE DEL VENERDI’!”(in collaborazione con Unicef Italia e Nati per Leggere Calabria), i più piccoli hanno avuto l’occasione di scoprire la Convenzione Internazionale attraverso brevi video, giochi e grazie alla bellissima storia “L’ISOLA DEGLI SMEMORATI”, firmata da Bianca Pitzorno.
Sempre in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’ Infanzia e dell’Adolescenza, poi, il SBV ha deciso di aderire alla campagna nazionale UNICEF “Il futuro che vorrei me lo leggi in faccia”:
“Per i giovanissimi, che soffrono più di chiunque altro le tante limitazioni imposte dalla crisi sanitaria, è oggi più importante che mai pensare a un futuro oltre il COVID-19. Per questo l’UNICEF Italia, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza – che si celebra il 20 novembre, nell’anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia – propone a bambini e ragazzi di compiere un gesto simbolico: scrivere sulla propria mascherina un messaggio – una parola, una frase, un simbolo, non c’è limite alla creatività – che parli del domani, dell’avvenire atteso o sperato al di là di questa sorta di “era glaciale” della nostra vita collettiva” (dal sito UNICEF Italia).
L’iniziativa è stata accolta con molto entusiasmo dalle famiglie del vibonese, che hanno deciso di partecipare inondando letteralmente la casella di posta del SBV con le foto e i messaggi dei loro bambini; in merito a ciò, ha così dichiarato Katia Rosi, responsabile del progetto “Tutti uguali, tutti diversi con la lettura”, che ha avuto l’onere e l’onore di divulgare l’iniziativa.
“Sono rimasta molto colpita – dichiara Katia Rosi dallo slogan della campagna UNICEF, Il futuro che vorrei, che mi è sembrato estremamente calzante per il periodo che stiamo attraversando: è necessario, soprattutto per i più piccoli, non abbandonarsi all’isolamento e alla preoccupazione che questo momento storico porta con sé, ma piuttosto pensare con positività al futuro, immaginarlo fin da subito, pianificarlo…”.
“Solo così – dichiara ancora Rosi – si riuscirà a superare questa empasse.Confrontandomi con il gruppo di lavoro di “Tutti uguali, tutti diversi con la lettura”, è parso a tutte importante e urgente far partecipare la nostra città a questa iniziativa, e ci siamo messe subito all’opera: attraverso i social abbiamo chiesto ai bambini di lanciare un messaggio, di raccontarci – come solo loro sanno fare – del domani, dei desideri per il loro avvenire, di ciò che più gli manca in questo momento di chiusura forzata”.
“Il risultato – conclude Katia Rosi – è stato racchiuso in un collage di foto, ma si coglie soprattutto negli SGUARDI pieni di vita e nei SORRISI (nascosti solo un po’ dalla mascherina!) di ogni bambino. GRAZIE ad Unicef per l’importantissima campagna “Il futuro che vorrei me lo leggi in faccia”. GRAZIE a tutti i bambini per aver partecipato con entusiasmo, e per averci regalato un messaggio di speranza per il futuro!”.