Si è conclusa lo scorso 4 dicembre, dopo ben 15 giorni di installazione, la mostra personale di Giampiero De Santis all’Ex-Stac di Catanzaro dal titolo “L’Essenziale del Superfluo. I miei burattini pazzi”.
Un percorso che nelle sale dell’Ex-Stac ha visto l’installazione di oltre 60 opere ottenute dal riciclo di materiali vari. Un percorso anche a tema che ha ben fatto comprendere ai tanti visitatori il progetto di Giampiero De Santis e la sua passione per valorizzare oggi quello che ai nostri occhi, a prima vista, sembrerebbe ormai “superfluo”. Con questo apparentemente ossimoro, contenuto nel titolo della mostra, l’autore ha voluto infatti evidenziare il profondo legame tra i due concetti di essenziale e superfluo “…apparentemente sono due termini contrapposti eppure raffiguranti il medesimo ciclo di vita. Con un “altro occhio”, ho messo in risalto che l’essenzialità di una cosa in un dato tempo diviene spessissimo superfluo in un tempo successivo, quando quella cosa ha cessato la funzione originaria per cui era stata creata. Nella condizione di superfluo la cosa sarebbe destinata ad essere buttata via. Il recupero, il riciclo, il riuso interrompono invece questo flusso, perché il superfluo diviene “essenziale” in una nuova forma, in un nuovo contesto, in una nuova vita…”. Dicevamo oltre 60 opere di varia natura e di varia grandezza.
Nel percorso lo stesso Giampiero, papà dei burattini pazzi, presente in ogni orario di apertura ha raccontato “la vita” di ogni singolo burattino partendo dal suo primo lavoro “Dotto” (creato così per gioco con la collaborazione della sua bambina Alice) con semplici lattine di alluminio e poi, a seguire tutti gli altri personaggi che popolavano la Sala espositiva, l’omaggio al Maestro Saverio Rotundo “U Ciaciu”, l’omaggio a Pinocchio e finendo con il suo ultimo lavoro “Icaro”. Burattini di latta, burattini di vetro, burattini di legno,burattini appesi, burattini in officina, famiglie di burattini e tanti altri simpatici personaggi fino ad arrivare alla piccola sala finale dove l’autore con i presenti si è soffermato maggiormente quasi a far comprendere l’immenso mondo dei rifiuti che produciamo oggi in casa e far comprendere che anche con il gioco e anche se in minima parte, possiamo riuscire a creare qualcosa di buono per noi e per le future generazioni.
A detta dell’autore un’emozione unica poter esporre i suoi lavori nella città di Catanzaro, aver avuto il modo di esportare al pubblico la sua idea e le sue idee e confrontarsi con i tanti appassionati, con i passanti visitatori e far conoscere a tutti la grande famiglia dei burattini pazzi.
Durante la mostra poi la presentazione della scaRtolaMATTA. Un’idea, un gioco, una prova a trasferire la conoscenza acquisita, un insieme tutto “nascosto” in una scatola (scaRtolaMATTA) e il tutto creato con materiale riciclato. Un’idea che ha fatto si che si creasse un micro-laboratorio (10X10X10), col quale il gioco diventa creazione, protezione ambientale, riciclo e riuso