Sulle tracce di un enigma secolare, esplorando i misteri avvolti nell’antica storia della principessa Atì e del castello di pietra di San Luca
SAN LUCA (RC), 4 APR 2024 – Nel cuore della provincia di Reggio Calabria, tra le rovine della maestosa fortezza di San Luca, si cela un enigma avvolto nel velo della leggenda. È qui, a Pietra Castello, che la storia svela uno dei suoi capitoli più oscuri e affascinanti: quella della Principessa Atì e del suo antico castello.
Risaliamo alle origini di questa storia avvolta nel mistero, quando il conte di Potamia, uomo divenuto malvagio e arrogante, eresse la fortezza come rifugio dalle minacce dei suoi numerosi nemici. Tra le mura del castello viveva anche sua figlia Atì, una giovane donna di straordinaria bontà e bellezza, dedita alla musica e alla poesia, accompagnata sempre dal suono del liuto.
Ma l’amore non risparmiava neanche i cuori dei castelli, e Atì si innamorò del suo paggio. Questo amore proibito era destinato a rimanere segreto, in quanto il conte non avrebbe mai approvato una relazione che avrebbe potuto compromettere il suo potere e la sua sicurezza.
Quando i nemici del conte scoprirono il segreto legame tra Atì e il paggio, ingaggiarono quest’ultimo per tradire il proprio signore. Colto dall’inganno, il conte e il paggio furono rapiti e gettati dalla rupe, mentre il castello veniva ridotto in cenere dalle fiamme vendicative.
Ma la storia non finisce qui. Nel turbine degli eventi, la principessa Atì scomparve nel nulla, lasciando dietro di sé solo una candela che illuminava le pagine del Vangelo, in cui si narrava del tradimento di Giuda. Gli abitanti della zona giurano di aver visto, nelle notti più buie, l’ombra di una giovane donna che si aggira tra le rocce della scogliera, forse l’anima tormentata di Atì in cerca di pace.
Le urla delle anime dannate del conte e del paggio sembrano ancora echeggiare nel burrone, alimentando il mistero e la suggestione che avvolge il Castello di Pietra. Realtà o suggestione, questa storia continua a incantare e a turbare gli animi di chiunque vi si avvicini, tramandandosi di generazione in generazione come un enigma irrisolvibile del passato.