Cadono le accuse nei confronti di Nerina Renda e Salvatore Lucchino. Il provvedimento del Tribunale del Riesame di Catanzaro
Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza cautelare emessa dal Gip di Catanzaro nei confronti di Nerina Renda e dell’imprenditore Salvatore Lucchino, arrestat il 28 maggio scorso con l’accusa di corruzione, disponendo la revoca degli arresti domiciliari che erano stati applicati nei loro riguardi. A seguito l’udienza tenuta davanti ai Giudici del riesame lo scorso 9 agosto, è di ieri la decisione con la quale è stata accolta la linea difensiva degli avvocati Ferraro e Pagliuso.
I legali hanno comunicato alla stampa con una nota che mai, la dott.ssa Renda, ha adottato alcun atto in violazione dei suoi doveri d’ufficio al fine di agevolare Salvatore Lucchino nella gestione di un centro di accoglienza per immigrati, soprattutto considerando che nelle gare d’appalto attenzionate dalla Procura la stessa rivestiva esclusivamente il ruolo di “segretario verbalizzante”. Quanto a Salvatore Lucchino, del pari, è stato dimostrato che nessuna azione illecita o corruttiva è a lui riconducibile, e che, quanto all’immobile ceduto alla dott.ssa Renda “sostanzialmente a titolo gratuito”, si trattava di un rudere – e non di una villetta – situato a Feroleto Antico pagato dalla Renda lo stesso prezzo al quale due anni prima lo aveva acquistato il venditore”.