L’EDITORIALE
La città di Catanzaro ha commemorato gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, vittime della tragica sparatoria avvenuta lo scorso 4 ottobre a Trieste. Una messa solenne, presieduta dal cappellano Don Biagio Maimone, si è tenuta a Catanzaro, suscitando un profondo senso di unità e commozione.
La comunità della città calabrese si è stretta in un abbraccio corale, manifestando un sentimento di solidarietà verso le famiglie degli agenti caduti. Il parroco Don Gaetano Rocca ha sottolineato la tragica natura dell’evento accaduto a Trieste, evidenziando che gli agenti, al servizio della nostra sicurezza, mettono a rischio la propria vita per proteggerci. Questo tragico episodio dovrebbe far riflettere sulla presenza di una diffusa violenza che deve essere contrastata.
Don Gaetano Rocca ha esortato a seguire l’esempio dei colleghi dei poliziotti uccisi, che non hanno cercato vendetta, ma hanno garantito che l’aggressore fosse consegnato alla giustizia. Ha sottolineato l’importanza di rispettare una legge suprema, che vieta l’uccisione, anche quando siamo oggetto di attacchi. Dovremmo basare il nostro comportamento sulla legalità e sulla giustizia, evitando vendette sommarie.
Sergio Riga, Segretario provinciale Sap Catanzaro, ha sottolineato la necessità di affrontare e riconsiderare questioni che potrebbero essere state trascurate in passato, riferendosi alle problematiche relative alle attrezzature degli agenti di polizia. Ha evidenziato che il sindacato di polizia aveva già segnalato il problema delle fondine, denunciando la situazione precedentemente.
Alla messa di commemorazione degli agenti Rotta e Demenego erano assenti i rappresentanti istituzionali e i vertici delle Forze dell’ordine, ma erano presenti numerosi agenti di polizia locale.
Simona Dalla Chiesa, figlia del famoso giudice, ha partecipato alla messa e ha espresso il desiderio di essere presente per commemorare attivamente i due poliziotti che hanno perso la vita nel corso del loro servizio. Ha sottolineato l’importanza di credere nella certezza della pena, senza alimentare odio o cercare vendetta, ma piuttosto perseguire la giustizia in modo coerente e determinato.
Durante la commemorazione, gli agenti e i civili hanno applaudito a lungo in segno di rispetto per i poliziotti caduti. La sparatoria in Questura che ha portato alla morte di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego è stata un evento tragico che ha sconvolto l’opinione pubblica. I due agenti erano stati attaccati da un individuo con problemi mentali durante l’accompagnamento in Questura dopo la rapina di uno scooter. Nonostante le circostanze drammatiche, le forze dell’ordine sono riuscite a bloccare l’aggressore.
Alla commemorazione poliziotti uccisi, Rotta e Demenego, assenti le istituzioni
L’assenza dei rappresentanti istituzionali e dei vertici delle Forze dell’ordine alla messa di commemorazione non è sfuggita a Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale Fsp Polizia di Stato. . Brugnano ha evidenziato come sia importante affrontare le circostanze in cui si trovano gli agenti di polizia, che purtroppo sono spesso esposti a situazioni pericolose. Ha sottolineato la necessità di protocolli operativi, regole di ingaggio e un adeguato supporto in termini di uomini e mezzi per garantire la sicurezza degli agenti sul campo.
La vicinanza e la partecipazione della cittadinanza hanno rappresentato una consolazione per gli agenti e le loro famiglie.
La commemorazione nella chiesa Madonna di Pompei di Catanzaro ha dimostrato l’unità e la solidarietà della comunità nei confronti delle forze dell’ordine. È emersa la consapevolezza che le circostanze che hanno portato alla morte di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta sono purtroppo comuni e potrebbero sfociare in tragedie imprevedibili. È necessario che la politica intervenga in modo deciso per garantire la sicurezza degli agenti di polizia, fornendo loro le risorse e le tutele necessarie per svolgere il loro lavoro in modo efficace e sicuro.
La giornata di commemorazione degli agenti uccisi a Trieste, ha evidenziato la necessità di affrontare le sfide che i professionisti delle forze dell’ordine affrontano quotidianamente e di garantire loro il sostegno e la protezione necessari per svolgere il loro lavoro. È fondamentale che la società sostenga e riconosca l’importanza del loro servizio, ricordando che la giustizia e la legalità devono prevalere sempre, anche nelle situazioni più difficili.