Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma diAlessia Bausone – Pd:
Di referendum comunali non se ne parla ogni giorno, eppure, sono strumenti assai validi che favoriscono la partecipazione democratica dei cittadini alla vita politica ed amministrativa arginando ed accerchiando, di fatto, gli effimeri populismi e i maghi delle prebende squisitamente preelettorali con un controllo popolare sulle scelte strategiche di una comunità.
Lo scorso 11 novembre, dopo un lungo dibattito, si è tenuto a Roma il referendum comunale sulla privatizzazione di Atac, il servizio dei trasporti pubblici locali, così come in passato nella stessa città si era tenuto un referendum sulla società dell’energia Acea e per la Centrale del latte.
A Milano, invece, nel 2001 si tenne il referendum “di indirizzo” sul raggiungimento degli standard europei di qualità dell’aria e nel 2011 quello sul potenziamento del trasporto pubblico, la riduzione dello sfruttamento del suolo, aumento delle aree verdi, conservazione del parco agroalimentare e sul piano di sviluppo dell’energia sostenibile.
In molte altre realtà grandi e piccole i referendum (di proposta, di abrogazione o di indirizzo che siano) hanno avuto ad oggetto questioni attinenti al traffico, mobilità, localizzazione impianti industriali, strutture educative.
Certo, a volte il quorum si raggiunge, a volte no, ma in ogni caso si raggiunge l’obiettivo di aprire una discussione più ampia di quella che si svolge solitamente nei (a volte) poco coinvolgenti e poco sentiti consigli comunali.
Insomma, i Comuni hanno in mano un importante strumento di democrazia partecipata, non nuovo a dire il vero, essendo già previsto dalla Carta Europea dell’Autonomia locale (ratificata dall’Italia) e dal testo Unico degli Enti Locali.
Ecco perché è importante sostenere il referendum comunale promosso nel catanzarese, a Sersale (e in standby in attesa di un regolamento attuativo) sulla gestione del servizio idrico, un tema sul quale si era già espressa oltre mezza Italia con i referendum nazionale del 12 e 13 giugno 2011 e prima ancora il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua con una raccolta di oltre 406000 firme.
Un tema sul quale proprio il mese scorso si è espressa la provincia di Brescia con un referendum consultivo provinciale e prima ancora il Comune di Oristano. Realtà molto lontane da Sersale, ma aventi in comune la voglia di partecipare, di discutere, di esserci su un diritto umano fondamentale di ogni persona che è l’acqua.