A partire dal 28 dicembre, si registrerà il blocco dell’attività ospedaliera del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, per una grave crisi di liquidità. Diversi sono stati fin’ora gli appelli da parte del mondo politico e non, di evitare la chiusura della clinica, punto di riferimento e di eccellenza della sanità calabrese. Quest’oggi gli stessi dipendenti della clinica Sant’Anna hanno protestato dinanzi alla Prefettura di Catanzaro, per richiamare l’attenzione delle Istituzioni sul caso della struttura ospedaliera.
La grave crisi di liquidità, ha spiegato il direttore dell’Unità operativa di cardiochirurgia Daniele Maselli al termine dell’incontro in Prefettura, è dovuta al fatto che l’Asp ha “bloccato il pagamento di 20 milioni di euro di prestazioni erogate, 10 dei quali già validati” (Da ricordare la vicenda giudiziaria nella quale è finita la clinica di “Villa Sant’Anna”).
Il blocco dell’attività ospedaliera del Sant’Anna Hospital resta, al netto del lavoro della magistratura, un danno oltre che per la salute dei calabresi, anche per le 300 famiglie dei dipendenti che rischiano il posto di lavoro. L’ipotesi infatti è il licenziamento, qualora l’attività operatoria venisse bloccata.
Leggi anche – Pitaro (Gruppo Misto): «Si impedisca blocco attività di Villa Sant’Anna» –
– Caso Sant’Anna Hospital Catanzaro, I Quartieri: «L’Asp chiarisca» –
– Caso “Villa Sant’Anna” Catanzaro, Tesoro Calabria: «Magistratura non lasci morire struttura» -.