CATANZARO, 14 GEN 2019 – Nella mattinata dello scorso sabato, durante i quotidiani controlli eseguiti nel quartiere di viale Isonzo, una pattuglia della Squadra Volante dell’U.P.G. S.P accedeva in una degli edifici composto da 14 alloggi di cui 10 disabitati poiché non agibili.
All’interno di uno di questi ultimi, non assegnato dall’Ente proprietario ad alcun utente, che risultava comunque munito di porta, cadente, ma assicurata in modo alquanto sommario, veniva rinvenuto un ingente quantitativo di attrezzi da lavoro di vario genere, verosimilmente provento di numerosi furti. (attrezzi di lavoro di ogni genere, interi kit contenuti in valigette, compressori, un gruppo elettrogeno, elevatore a cavalletto, motosega, saldatrici, fresatrici, trapani avvitatori, taglierine, smerigliatrici, chiavi inglesi, ecc)
All’interno dell’alloggio, non abitabile per le condizioni igieniche e strutturali, e comunque privo di letti e di segni che potessero far presumere una presenza di persone che vi potessero avere rifugio, non veniva rinvenuto alcun indizio utile per poter collegare detto materiale ad alcuno.
In passati controlli, lo stesso alloggio era, di fatto, utilizzato dai dirimpettai per riporvi masserizie, che informalmente interpellati hanno riferito di non aver più, da tempo, la disponibilità di detto alloggio.
Tutte le attrezzature rinvenute, dopo i rilievi effettuati da personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, sono state prelevate e poste sotto sequestro.
A seguito dell’attività info-investigativa, in breve è stato individuato il legittimo proprietario, per restituirgli gli attrezzi rinvenuti, un artigiano che nei giorni scorsi aveva subito il furto delle attrezzature e lo aveva denunciato ai Carabinieri
Non è la prima volta che le Forze di Polizia rinvengono droga o refurtiva nell’area degradata di Viale Isonzo senza poter individuare gli autori del reato. Sarebbe auspicabile che Comune e Aterp provvedessero ad una pulizia e riqualificazione dell’intera zona per evitare di rendere vano il lavoro di Polizia e Carabinieri, coadiuvando gli stessi se non altro per rendere accessibili gli alloggi disabitati.