Dichiarazione del consigliere comunale Fabio Celia (Fare per Catanzaro):
“Qualche giorno fa un esponente autorevole della maggioranza, Presidente di commissione consiliare, ci aveva tacciati di disfattisti, meritevoli di essere censurati dalla stampa perché con le nostre riflessioni avremmo danneggiato l’immagine della città. Concetti ripresi dai gruppi della stessa maggioranza di governo che ci accusavano di andare alla ricerca di notorietà con i nostri comunicati “inutili, gratuiti, confusi e strumentali”. Voglio vedere ora cosa risponderanno agli imprenditori e commercianti di Lido che in una intervista hanno definito la stagione “molto deludente e non solo per il cattivo tempo”. Anche loro sono in cerca di notorietà. Anche loro vogliono male alla città? Secondo me no. Esprimono il loro disagio, le loro difficoltà, il loro mancato introito, le loro aspettative tradite e non solo per colpa delle avverse condizioni meteo che hanno caratterizzato questa estate 2018, ma per il fatto che “Catanzaro ha bisogno di una programmazione turistica adeguata”. Un grido di allarme e di disperazione lanciato dai “temerari” imprenditori, nostri concittadini, che anno dopo anno mettono su i loro stabilimenti nella speranza che l’amministrazione comunale li sostenga attraverso una programmazione capace di attrarre turismo. Invece nulla di tutto questo, si lascia tutto all’improvvisazione e alla buona volontà di qualche associazione. Ciò non può bastare per una città che avrebbe la “fortuna” di sfruttare la risorsa mare, così come avviene in altre parti d’Italia. Quale strategia l’amministrazione ha messo in atto per fare entrare la nostra marina nei circuiti nazionali e internazionali del turismo? L’eccellente Magna Grecia Film Festival da solo non può bastare a dare quella continuità alla quale il nostro litorale può aspirare. Avremmo la possibilità di allungare la stagione da giugno a settembre, ma questo non avviene proprio perché da parte dell’amministrazione Abramo si pensa soltanto alla gestione meno che ordinaria. Mancanza di bagni pubblici, totale assenza di un info-point, manca una rete Wi-fi, assenza totale di segnaletica stradale e cartellonistica turistica, strade ridotte a groviera, sporcizia dappertutto, mancanza di cura del verde, mancanza di controlli, lungomare ed in particolare il muro che contiene il mosaico Mendini scambiato in latrina per cani e di notte anche per gli umani, mentre la passeggiata è utilizzata come pista ciclabile da parte degli adulti. A tutto questo si aggiunge la mancanza di programmazione di un cartellone di manifestazioni ludico – ricreative, musicali e culturali che coinvolgano tutte le piazze del quartiere. Dire ciò che manca per rilanciare il quartiere vuol dire voler male alla città ? Se diciamo delle corbellerie, che rispondessero punto su punto su quanto sto elencando. Purtroppo dobbiamo farlo a mezzo stampa perché nel palazzo comunale non si discute di queste cose, gli assessori competenti non portano idee e proposte in tempo utile sulle quali confrontarci, si naviga a vista. Ecco perché in tempi non sospetti chiedevo che ci fosse una sorta di “cabina di regia” per il turismo capace di coinvolgere tutto il territorio, valorizzando le manifestazioni religiose e le sagre che nei quartieri hanno sempre rappresentato momenti di aggregazione e di socializzazione che, se organizzate bene, sarebbero da richiamo per i villeggianti presenti sulle nostre coste. La stagione 2018 è andata. Mi auguro che concluse le vacanze trascorse fuori della città o sulle spiagge a noi confinanti, i nostri amministratori avviino una riflessione per vedere da dove ricominciare e cosa si può ancora salvare prima che la città sprofondi in modo irreversibile. E questo non sarà certo per colpa dei nostri comunicati”.