L’emergenza coronavirus rende difficili gli adempimenti previsti dal nuovo regolamento
Ecco dichiarazione integrale dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Catanzaro, Lea Concolino.
“La decisione assunta ieri dal Consiglio regionale in merito alla riforma del welfare, con l’approvazione di un ordine del giorno mirato a ottenere la modifica della delibera di giunta dello scorso anno e la sospensione del relativo regolamento, ha rappresentato la conferma che in questo momento di emergenza occorre fermarsi per non sbagliare il tiro su un ambito delicato come quello del Welfare. Anche nell’intervento dell’assessore regionale al ramo, Gianluca Gallo, è emerso come il mancato impegno e conseguente trasferimento delle risorse ai Comuni sia un problema che mette a serio rischio la tenuta del sistema e la corretta efficacia della riforma. La delibera approvata dalla giunta Oliverio, infatti, prevede l’obbligo in capo ai singoli Comuni, nel caso di mancato pagamento da parte degli utenti dei servizi, di assumere ogni onere finanziario.
Una siffatta disciplina, mai discussa in conferenza permanente ma inserita nella delibera di approvazione del regolamento, sarebbe insostenibile da parte degli enti locali in assenza di fondi e strumenti adeguati. Sorgerebbe anche un problema di tipo contabile, perché così facendo, in via preliminare, è impossibile determinare il fabbisogno di spesa effettivo da inserire in bilancio, con il rischio di doversi accollare pesanti debiti in futuro. E’ anche per questo che l’Anci Calabria aveva chiesto ufficialmente alla governatrice Santelli di sospendere la procedura di riforma mentre, contestualmente, è in corso, per le medesime ragioni, anche un ricorso che il Comune di Catanzaro ha promosso nelle sedi giudiziarie per difendere le proprie ragioni. Ora, a maggior ragione, quanto sta accadendo sul piano regionale e nazionale per l’emergenza coronavirus renderebbe difficili da adempiere una serie di verifiche attinenti le strutture socio-assistenziali e, dunque, la riforma resterebbe solo sulla carta, con il rischio di un collasso di un sistema già duramente provato.
Sono convinta che una nuova organizzazione del settore resti indispensabile per adeguarsi alle linee guida nazionali, ma lo si deve fare con metodo e accuratezza. Obiettivo che la nuova giunta regionale saprà raggiungere, nelle sedi competenti, recependo e coniugando tutte le richieste provenienti dal Terzo settore e dai Comuni che sono le vere sentinelle del territorio”.