I lavoratori delle autoscuole di tutta la Calabria hanno vissuto sicuramente periodi migliori.
Domani si recheranno a Roma per protestare e per far conoscere le loro posizione sulla normativa in vigore.
Infatti le diverse attività cittadine saranno chiuse, e sulle tante porte, sarà possibile leggere il motivo di questa reazione.
Da settembre i vari corsi per conseguire la patente includeranno l’Iva.
In sostanza i consumatori dovranno sopportare costi più elevati per chi vuole conseguire la patente B e C.
Ma c’ è di più: la legge è retroattiva dal 2014, sicuramente una bella stangata soprattutto per le famiglie in difficoltà.
La retroattiva della legge sarebbe da ridiscutere, come anche il valore dell’ intero provvedimento.
Dalla risoluzione dello 02.09.2019 n.79 dell’Agenzia delle Entrate, ne consegue che l’attività formative delle autoscuole deve essere soggetta ad IVA del 22%, perche’ negata l’esistenza dei requisiti didattici propri della scuola e dell’università, quindi esenti iva.
Visto la complessità burocratica della vicenda che riguarda un sistema normativo sovranazionale, sentenza della Corte di Giustizia UE del 14.03.2019, che coinvolge anche l’Italia, si auspica una soluzione legislativa per regolare al meglio la complicata vicenda.
Davide Oliverio