L’asilo nega il terapista al piccolo Simonluca e il web si mobilita

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Simonluca è un bimbo che frequenta l’asilo come tanti suoi coetanei. Questa dovrebbe essere la realtà per un piccolo alunno di soli cinque anni. Invece, la cronaca ci porta a una storia diversa: Simonluca è affetto da autismo e necessita di un sostegno scolastico, ma è la stessa scuola che nega l’accesso in aula a chi dovrebbe essergli di supporto.

Succede in un asilo di Soverato. Probabilmente un “no” detto senza valutare troppo le conseguenze, ma nella sostanza si è negato un diritto a un bambino che è come tanti altri suoi coetanei. Forse un bimbo po’ speciale, ma in un momento in cui si parla tanto di diritti civili e di discriminazioni ecco che il caso diventa emblematico proprio a causa del suo essere “speciale”.

Simonluca soffre di un disturbo autistico grave. Da un po’ di tempo sta usando le immagini quale mezzo di comunicazione. Questo sistema necessita però della presenza di un terapista come supporto in classe e, cosa non certo irrilevante, non incide economicamente nei conti della scuola. Alla richiesta del professionista esperto nell’applicazione della specifica terapia la famiglia ha ricevuto un “no” secco, rimandando di fatto all’anno prossimo la valutazione della richiesta stessa.

Non deve essere stato facile per i genitori accettare quel “no”. Infatti, la signora Irene Biancardi, mamma del piccolo Simonluca, ha voluto raccontare la sua storia attraverso i social, riuscendo a scuotere l’opinione pubblica e anche il mondo della politica locale.

Non è difficile trovare l’hashtag #io sto con Simonluca in giro. Lo si vede esposto nei negozi, nei fast food, nei bar di Soverato e anche delle località limitrofe. La piazza reagisce con un gesto di solidarietà e non mancano parole di partecipazione e sostegno. L’ hashtag riempie bacheche virtuali e reali. La piazza diventa la sede di un sit-in di mamme che affermano che i bambini sono tutti uguali.

Anche la politica ha preso posizione a favore della famiglia del piccolo Simonluca. Il sindaco di Soverato – Ernesto Alecci – ha sospeso le lezioni nella classe del bimbo e ha riunito in sede straordinaria il consiglio comunale dove – all’unanimità – si è deliberata l’istituzione di uno sportello a sostegno dei bambini affetti da autismo.

Ma il caso va oltre la politica locale. L’on. Paolo Parentela intende chiedere l’intervento del ministro dell’istruzione.

«Non è tollerabile che nel 2021 la scuola non si prenda carico di un bambino con disabilità. Proprio per i bambini con disabilità la scuola rappresenta un momento fondamentale per la crescita e lo sviluppo». Queste le parole di Parentela che aggiunge: «Confidiamo che si risolva immediatamente questa vicenda, diversamente adiremo tutte le vie necessarie. La scuola deve essere la prima istituzione ad essere inclusiva, per insegnare ai cittadini di domani il valore del rispetto delle diversità».

L’ondata di affetto e le dimostrazioni concrete di solidarietà hanno probabilmente aiutato la signora Irene ad affrontare questa battaglia. Per questo motivo ha voluto ringraziare pubblicamente chi ha speso parole di sostegno per la vicenda personale, ma che potrebbe capitare anche ad altri.

«Grazie davvero a tutti, ci avete inondato il cuore di solidarietà. Anche con poco, si può donare veramente tanto. Spero possa cambiare davvero qualcosa, per mio figlio e per tutti i bimbi e ragazzi disabili.»

Anche la redazione di Calabria Magnifica esprime la propria solidarietà alla famiglia di Simonluca poiché siamo convinti che l’inclusione scolastica sia un diritto e che i bambini sono tutti uguali, fuori e dentro la scuola.

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