Nota del consigliere Nicola Fiorita sul Consiglio comunale del 15 giugno:
Tra qualche giorno si terrà un consiglio comunale aperto, di grande importanza per la città. La presenza del Presidente della Regione, la possibile partecipazione di consiglieri regionali e parlamentari, il tema della mobilità, sono tutti elementi che potrebbero finalmente riportare la politica in città, spegnendo le schermaglie polemiche a cui ci costringono il degrado della città e l’arroganza della maggioranza. Per questo avevo deciso di accompagnare con il silenzio l’avvicinamento all’appuntamento, evitando di alimentare un clima che non può fare bene all’immagine di Catanzaro.
E però, le dichiarazioni del Sindaco Abramo, per come riportate da alcuni organi di stampa, non sono in alcun modo accettabili e costringono almeno a tre precisazioni che consentano di ripristinare la verità storica delle cose.
- Giustamente Abramo si dimostra infastidito dalla polemica per la polemica e chiede di evitare contrapposizioni politiche di fronte al giudizio sulle cose concrete e in prossimità di un appuntamento così rilevante. Ma il Sindaco dimentica, o più probabilmente finge di dimenticare, che queste polemiche sono state iniziate dai consiglieri della sua maggioranza, che hanno cominciato una gara – a dir poco squallida – a rivendicare il merito di questo o di quel risultato, ad auto-esaltarsi, ad incensare la propria parte seppellendo sotto il tappetino anni di dichiarazioni contro il presidente Oliverio e contro chiunque, non dico lo appoggiasse, ma anche solo non lo criticasse severamente. L’opposizione cerca di essere seria e responsabile, ma non può assistere silenziosa alle giravolte interessate di chi disconosce la coerenza. Se Abramo vuole essere un minimo credibile in questa chiamata ad un’ assunzione di responsabilità collettiva in nome di Catanzaro allora redarguisca la propria maggioranza e chieda ad essa un atteggiamento all’altezza del ruolo.
- Due secondi dopo aver criticato chi fa polemiche, Abramo apre una inutile polemica affermando: “Noi abbiamo sempre proposto all’opposizione di fare da tramite con la presidenza della Giunta regionale. Non ci sono riusciti e ci siamo mossi noi”.
Sia chiaro: a noi non è mai stato proposto niente. Il Sindaco Abramo non ci ha assegnato questo ruolo come non ci hai mai coinvolto in nessuna decisione, in nessuna discussione, in nessuna progettualità (a parte un paio di riunioni-tranelli in cui siamo stati costretti ad esprimerci senza conoscere prima l’ordine del giorno, senza aver potuto acquisire gli elementi necessari ad una decisione e addirittura senza nemmeno conoscere il reale stato delle cose).
Se questo invito a svolgere un ruolo di tramite con la Presidenza regionale è stato rivolto all’on. Ciconte, nella sua qualità di consigliere regionale, Abramo lo specifichi, altrimenti dovremo scrivere a carattere cubitali che il Sindaco sta spudoratamente mentendo.
- Il clima in cui ci apprestiamo a ricevere il Presidente regionale è stato fortemente inquinato dalla notizia apparsa sulla stampa dell’attribuzione di una consulenza da parte della Sieco in favore di Luigi Siciliani.
Considerato che Siciliani è un fedelissimo di Abramo, che Abramo ha dovuto e non voluto rimuoverlo dall’Amc dopo la sua condanna definitiva e interdizione dai pubblici uffici, che Abramo ha più volte e anche pubblicamente manifestato l’intenzione di affidargli una consulenza all’Amc pur in pendenza dell’interdizione, che tra il Comune e la Sieco sono aperte numerose controversie in ordine all’adempimento del capitolato sulla raccolta differenziata, che la Sieco rischia di pagare molte e corpose penalità qualora il Comune mantenesse un atteggiamento intransigente e attento, è evidente che la nomina di Siciliani come consulente della Sieco apre un clamoroso conflitto d’interessi e getta una luce sinistra sui rapporti presenti e futuri tra Abramo e la Sieco. L’unico modo di rimediare a questa situazione è che il Sindaco inviti pubblicamente Siciliani a rinunciare a questo incarico. Da un Sindaco che vuole bene alla sua città e all’immagine della sua città ci aspettiamo una presa di posizione chiara e immediata prima del consiglio di giorno 15.