Eugenio Riccio: «Fiorita governi, se è in grado di farlo, assumendosi le proprie responsabilità, a partire dall’Ente Fiera»
Se c’è qualcuno che deve andare a spiegare in Procura come sia stato possibile un furto così clamoroso come quello consumato nei giorni scorsi all’Ente Fiera è proprio il prof Fiorita. Chi governa una città, infatti, deve assumersi le responsabilità della propria azione di governo, nel bene come nella cattiva sorte.
Poco o nulla abbiamo da controbattere alle pedine dello zar (tali Carpino e Capellupo), che farebbero bene a spiegare altro. Come mai il primo è stato nominato direttore dei lavori per il manto erboso del Ceravolo da primo dei non eletti della lista di Cambiavento. Alla faccia dell’opportunità! E il secondo, come mai abbia sponsorizzato tutte le vertenze dei lavoratori di Catanzaro, tranne quella legata alla ristorazione.
Piuttosto, mi rivolgo direttamente al sindaco: ma che Amministrazione rappresenta quando basta un post su facebook per mandare in fibrillazione il governo cittadino tanto da scomodare lo staff ministeriale per inondare le redazioni giornalistiche di veline e comunicati stampa? Cosa c’è sotto? Abbiamo forse inconsapevolmente toccato qualche nervo scoperto? La domanda che tutti i cittadini si pongono è: come è stato tutelato il Centro Fieristico ‘Giovanni Colosimo’ dalla sua amministrazione per evitare quello che poi è successo? Il sospetto è che questa ondata di cattiveria e propaganda zarista verso l’opposizione, sia figlia della necessità di oscurare il recente grande fallimento di Fiorita: la perdita di 1,5 milioni di euro per la pista ciclabile di Giovino, con tanto di scempio ambientale a danno della Dune.
Eugenio Riccio (consigliere comunale Catanzaro)
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