Presente anche il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra: «Non è solo un processo alla ‘ndrangheta, ma anche ai colletti bianchi»
Oggi il via al maxiprocesso “Rinascita-Scott” contro i clan della ‘ndrangheta del Vibonese. Presente il procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri e il presidente Commissione Antimafia, Nicola Morra. Alla sbarra, 325 gli imputati. Tutti, accusa, difensori, giudici e imputati nella nuova aula bunker realizzata nell’area industriale di Lamezia Terme.
Gratteri: «Mafia calabrese una Holding del crimine»
“È un giorno importante – afferma il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri – c’è un processo alla ‘ndrangheta che vuole dare l’idea di cosa oggi sia la mafia calabrese, non più mafia di pastori dedita ai sequestri di persona. Una holding del crimine piuttosto. Per contrastarla, ci deve essere la volontà della politica di apportare modifiche al codice penale”.
“Importante – prosegue il procuratore capo di Catanzaro – anche la mobilitazione spontanea della gente comune che in questo caso c’è stata. Continuiamo ad essere inondati da denunce”.
Nicola Morra presente nell’aula bunker di Lamezia
Il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, ha raggiunto l’aula bunker di Lamezia Terme.
“Mi ritrovo ai aula al momento solo fra gli esponenti politici presenti per l’inizio del processo Rinascita-Scott, un processo importantissimo – commenta Nicola Morra – che si celebra in uno stabile inutilizzato, come purtroppo tanti in Calabria e riconvertito per avere un’aula di udienza funzionale”.
“Non è solo un processo alla ‘ndrangheta – aggiunge Morra – ma anche ai colletti bianchi. Come presidente della Commissione Antimafia era importante oggi essere qui”.
“Oggi le mafie – ha dichiarato ancora Morra – agiscono in silenzio, spesso in rapporti con la massoneria deviata. Chi in passato ha provato a contrastare ciò, vedi De Magistris proprio in Calabria, ha pagato a caro prezzo. La mafia sempre più intesse relazioni con il potere e per questo è sempre più forte”.