La storia di Nick e Bart – al secolo Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti – narrata dall’anarchico catanzarese Roberto Elia nel secolo scorso – è ora anche una rappresentazione teatrale.
A portarla in scena sono le ragazze e i ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Soveria Mannelli e di Carlopoli.
Il testo è di Corrado Plastino che cura anche la regia insieme a Cinzia Fiorenza. Alla realizzazione della sceneggiatura ha partecipato anche Aldo Ventrici, mentre Ilaria Spina ha curato la colonna sonora, con musiche originali.
Non è la prima volta che il mondo dell’arte si interessa alla storia di Sacco e Vanzetti, ma stavolta chi la narra non è uno qualunque, ma bensì l’anarchico e giornalista Roberto Elia che li conobbe in America, nel secolo scorso.
Roberto Elia legato a Nick e Bart
Come spiega bene Raffaele Nisticò: «Elia è anarchico convinto, uno dei più autorevoli esponenti dell’ala antiorganizzatrice del movimento di lingua italiana operante negli States nei primi due decenni del XX secolo, compagno di lotta, tra gli altri, di Luigi Galleani, Andrea Salsedo, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.»
– La storia di un’ingiustizia per cui vale la pena riflettere
Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti emigrarono negli Stati Uniti nel 1908 facendo diversi lavori per sopravvivere, professando apertamente idee socialiste anarchico pacifiste. I tribunali americani li incolparono ingiustamente di un omicidio, giustiziandoli con la pena di morte, nonostante si fossero sempre professati innocenti. Solo nel 1977 si stabilì la verità. Infatti, il governatore del Massachusetts, Michael S. Dukakis, riabilitò le figure di Sacco e Vanzetti sottolineando che “il processo e l’esecuzione di Sacco e Vanzetti devono ricordarci sempre che tutti i cittadini dovrebbero stare in guardia contro i propri pregiudizi, l’intolleranza verso le idee non ortodosse, con l’impegno di difendere sempre i diritti delle persone che consideriamo straniere per il rispetto dell’uomo e della verità”.
Le nuove generazioni e la lezione che viene del passato
I plessi scolastici di Soveria Mannelli e Carlopoli non sono nuovi a questo genere di iniziative. Infatti, la Storia – inerente soprattutto alle brutture della guerra e alle sofferenze delle minoranze – è sempre stata messa in rilievo, affinché i più giovani possano ricordare o conoscerla meglio al di fuori dei testi scolastici.
Il professore Corrado Plastino ha spiegato le intenzioni dell’ultima iniziativa culturale all’interno del contesto scolastico: «L’opera vuole essere una riflessione sulle condizioni in cui vivono i migranti di tutti i tempi, quelli che partivano dall’Italia tra l’Ottocento e il Novecento alla ricerca di condizioni di vita migliori, quelli che partono oggi e che cercano di venire in Italia cercando condizioni di vita migliori. I motivi erano e sono gli stessi, ma abbiamo dimenticato che prima i migranti eravamo noi e che prima i non accettati eravamo sempre noi.»
Lo spettacolo andrà in onda in streaming – perciò fruibile a tutti – sul canale Youtube il prossimo 25 maggio alle ore 21.
Il link per seguire la rappresentazione teatrale dedicata a Nick e Bart è il seguente: Nick e Bart – versione integrale
Per conoscere meglio la storia di Roberto Elia vi invitiamo a leggere il seguente articolo: Roberto Elia, l’anarchico legato a Sacco e Vanzetti