A Catanzaro esistono due mondi paralleli, uno ideale e uno reale, che procedono senza incontrarsi mai e poi esiste una terra di mezzo, che però purtroppo nulla ha a che fare con l’universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien.
Cosa succede nel mondo ideale? Accade che i riscaldamenti nelle scuole si possono accendere a partire dal 15 novembre. Per fare questo si interviene sulla manutenzione delle caldaie. Con le procedure previste per legge e con i fondi destinati alla manutenzione si individua una ditta specializzata che nei mesi estivi procede alle verifiche e rilascia la certificazione.
Cosa accade nel mondo reale? Succede che al 20 di novembre i riscaldamenti nelle scuole sono spenti, che non è stata espletata alcuna gara per individuare una ditta specializzata per la certificazione delle caldaie e che le 300.000 euro destinati alla manutenzione siano ancora nelle casse del Comune. E intanto nella terra di mezzo?
Nella terra di mezzo l’amministrazione sollecitata ad intervenire da un consigliere comunale incarica in tutta fretta la società partecipata del Comune di trovare una ditta (idraulico? sic!) per intervenire nelle scuole per il controllo caldaie. Il tutto mentre si sta parlando del benessere e della sicurezza di bambini e lavoratori delle scuole la cui gestione attiene al Comune. Una perenne campagna elettorale, in cui il Sindaco Abramo sembra trovare smalto e vigore, non consente al Capo dell’amministrazione comunale di occuparsi dell’ordinario.
Che non significa che il sindaco di una città debba segnarsi in rosso le scadenze sul calendario e verificare scuola per scuola se i riscaldamenti siano stati accesi, significa che, nel momento in cui è stato appurato che gli uffici non hanno adempiuto all’ordinario, si intervenga sulla burocrazia, punendo chi ha omesso di svolgere il proprio compito. Invece, sempre in quel mondo reale che confina con la terra di mezzo e si allontana da quello ideale, chi sbaglia al Comune di Catanzaro non paga più ma anzi viene premiato