Dopo numerosi incontri, l’invio di documentazione anche inerente importanti decisioni assunte dalla giurisprudenza amministrativa, dobbiamo registrare un sostanziale nulla di fatto nel merito della vertenza riguardante i lavoratori somministrati presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini di Catanzaro. Il sindacato, responsabilmente, ha dato ampia disponibilità sia nel merito che nel confronto, volendo affiancare la struttura amministrativa, ma, dopo i vari proclami per i lavoratori somministrati si profila un quadro a tinte fosche.
I lavoratori, che vedranno scadere i loro contratti alla data del 31 dicembre 2020, avevano già ottenuto, dopo una incessante lotta sindacale protrattasi nel tempo, l’inserimento nel piano dei fabbisogni aziendale e nel turn over cosa che apriva alla concreta possibilità di una stabilizzazione del rapporto di lavoro dopo oltre 20 anni di continue proroghe del rapporto di lavoro in somministrazione.
Una procedura di stabilizzazione che doveva avvenire in applicazione del comma 2 dell’art. 20 del D.LGS 75/2017, prerogativa confermata dalla recente pronuncia del Consiglio di Stato, n. 7128 dell’11.12.2020. Dunque, non già magie o peggio, ma una regolare procedura concorsuale che doveva vedere i lavoratori somministrati protagonisti di un diritto riconosciuto dalla legge e confermato dalla giurisprudenza.
“Stiamo agendo – riferisce – il Segretario Aziendale FP CISL Magna Graecia, Sergio Maida – con la consapevolezza che il quadro generale sul versante della sanità in Calabria non sia dei migliori. La pandemia da COVID-19 ha visto però questi lavoratori impegnarsi in maniera costante e continua non percependo neanche la relativa indennità prevista per i lavoratori del settore”.
“Adesso basta! – prosegue Sergio Maida – Non solo proclamiamo lo stato di agitazione del personale somministrato ma, per quanto di nostra competenza, avvieremo una attenta analisi di tutti gli atti che l’azienda porrà in essere da qui al prossimo futuro, anche attraverso apposite segnalazioni alla struttura del Commissario ad Acta, dr. Guido Longo, con l’impegno ad impugnare nelle sedi competenti tutti quei provvedimenti che riterremo non in linea o fortemente lesivi del diritto dei lavoratori in somministrazione a vedere il loro rapporto di lavoro stabilizzato e a tempo indeterminato direttamente con l’Azienda Materdomini, non escludendo, ovviamente, momenti di mobilitazione”. Lo stato di agitazione non avrà al momento alcun impatto sui diritti degli utenti dei servizi pubblici essenziali.
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