Era il 31 amaggio 2016 quando un colpo d’arma da fuoco esploso durante un’operazione antidroga nei pressi di una piantagione di marijuana, in Sicilia, attinse alle spalle il maresciallo capo dei Carabinieri Silvio Mirarchi, catanzarese, vice comandante della Stazione di Marsala Ciavolo (TP) che, il pomeriggio del 1° Giugno spirò in ospedale lasciando la moglie e due figli.
Dopo pochi giorni di serrate indagini condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani supportati dal lavoro incrociato degli specialisti del Ris e dei colleghi del Ros, si giunse ad individuare ed arrestare l’autore dell’efferato agguato.
Sono passati due anni da quel tragico evento ma la memoria di quel militare caduto nell’adempimento del dovere non è mai stata scalfita.
Già lo scorso 1° giugno a Marsala (TP), nel giorno del 2° anniversario della morte del Maresciallo Capo Silvio Mirarchi, alla presenza della massime autorità civili e militari, si è svolta la solenne cerimonia di intitolazione, in memoria del miliare, della caserma sede della locale Compagnia Carabinieri. Nella circostanza, nel cortile della caserma, è stata scoperta una lapide commemorativa recante la motivazione con cui il Presidente della Repubblica, il 27 Aprile 2017, concesse al Maresciallo Capo MIRARCHI la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria.
Anche qui a Catanzaro, città natale del Maresciallo scomparso, originario della località Signorello, si è voluto dare un segnale di estrema vicinanza dell’Arma dei Carabinieri alla famiglia d’origine del militare. Nella mattinata di ieri infatti il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, accompagnato dai Comandanti della Compagnia di Catanzaro e della Stazione di Catanzaro Santa Maria, ha voluto far visita ai familiari del maresciallo scomparso, rivolgendo un indirizzo di saluto, in particolare, alla madre del militare, alla quale è stata consegnata una targa ricordo del figlio scomparso, dono dei colleghi del Comando Provinciale di Trapani.
