Cosenza: operaio muore cadendo da un’impalcatura

Edilizia, operaio edile
Edilizia, operaio

Inutili i soccorsi del 118 e dell’elisoccorso per l’operaio

ROGGIANO GRAVINA (CS), 28 MAG 2024 – Un drammatico incidente ha scosso la comunità di Farneto, una località del comune di Roggiano Gravina, nel tardo pomeriggio di ieri dove un operaio è stato vittima di un incidente sul lavoro. Un muratore di 65 anni, identificato come T. M., è precipitato da un’impalcatura mentre stava effettuando alcuni lavori di riparazione vicino a un’abitazione.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si trovava a diversi metri di altezza quando, per ragioni ancora in fase di accertamento, ha perso l’equilibrio ed è caduto nel vuoto. Le gravi ferite riportate, soprattutto alla testa, sono risultate fatali.

I soccorsi sono stati immediatamente allertati. Sul posto sono giunti sia i sanitari del 118 con un’ambulanza, sia un elisoccorso. Ogni tentativo di salvare la vita dell’operaio edile è risultato vano: i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

La tragedia ha gettato nello sconforto i familiari e i colleghi dell’uomo, che era conosciuto e apprezzato A Farneto. Le autorità competenti hanno avviato un’indagine per chiarire le esatte dinamiche dell’incidente e determinare eventuali responsabilità.

Questo ennesimo episodio mette in luce la pericolosità del lavoro in edilizia e l’importanza di rigorose misure di sicurezza per prevenire simili drammatiche fatalità.

La sicurezza sul lavoro: un imperativo globale

Ogni 15 secondi, un operaio o un lavoratore muore a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale. Nello stesso lasso di tempo, 153 lavoratori subiscono un infortunio sul lavoro. Queste statistiche drammatiche sottolineano la gravità della situazione a livello globale.

Ogni giorno, si stima che 6.300 persone perdano la vita a causa di incidenti sul lavoro o malattie professionali, portando a oltre 2,3 milioni di morti all’anno. Gli incidenti sul posto di lavoro, che ammontano a 317 milioni ogni anno, spesso causano assenze prolungate dal lavoro per malattia. Il costo umano di queste tragedie quotidiane è enorme, e l’onere economico derivante dalle scarse pratiche di sicurezza nei luoghi di lavoro si aggira intorno al 4% del prodotto interno lordo mondiale ogni anno.

In Italia, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) ha riportato che nel 2017 sono state presentate oltre 641 mila denunce di infortunio sul lavoro. Di queste, poco meno di 417 mila sono state riconosciute come infortuni sul lavoro, con circa il 19% avvenuti “fuori dell’azienda” (inclusi incidenti “con mezzo di trasporto” o “in itinere”). Questo dato è cruciale per una valutazione accurata delle politiche e delle azioni di prevenzione. Gli infortuni accertati “sul lavoro” sono stati 617, di cui 360 (58%) “fuori dell’azienda”. Nei primi cinque mesi del 2018, i casi mortali denunciati sono stati 389, 14 in più rispetto allo stesso periodo del 2017.

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