Dopo la pausa forzata dello scorso anno, con l’intero Paese in lockdown, la CGIL e lo SPI CGIL di Cosenza hanno ripristinato una consuetudine che va avanti ormai da qualche anno, ovvero da quando, proprio su impulso delle Organizzazioni sindacali, un luogo della Città è stato intitolato alla memoria dei Partigiani.
Di fronte a Palazzo Arnone, infatti, c’è Largo dei Partigiani e lì oggi 25 aprile, nel rispetto assoluto delle regole previste per l’emergenza Covid-19, una delegazione ristretta della CGIL e dello SPI CGIL deporranno una corona di fiori, a ricordo delle Partigiane e dei Partigiani che hanno combattuto, spesso anche a prezzo della loro stessa vita, il nazifascismo, riportando l’Italia nel solco della democrazia.
Le politiche attuali tentano di stravolgere il significato della Festa della Liberazione
Purtroppo, da qualche anno a questa parte, da alcuni settori della politica – che vanno dai “nostalgici” ai sovranisti ed ai populisti di tutte le risme – vengono avanzate proposte che vanno nella direzione di stravolgere il significato della Festa della Liberazione, fino a definirla una ricorrenza inutile.
La rinascita dell’Italia a partire dal 25 aprile 1945
Al contrario, proprio il dilagare in tutta Europa di movimenti che arrivano persino a negare l’esistenza dei campi di concentramento, impone a tutte le forze politiche e sociali democratiche ed antifasciste di riproporre con ancora maggiore determinazione il significato ed il senso di questa ricorrenza che è appunto la Festa della democrazia ritrovata, perché è da quella data del 1945 che l’Italia ha ripreso il suo lungo e difficile percorso di rinascita politica, sociale ed economica.
La pandemia sta, purtroppo, mettendo a dura prova quelle conquiste e lavoratrici e lavoratori, le persone anziane e fragili, se non adeguatamente tutelate, rischiano di restare vittime di una crisi sanitaria ed economica che richiede, invece, risposte concrete ed efficaci.
Il rispetto dei valori fondanti della Repubblica
Solo così il nostro Paese potrà conoscere una primavera di rinascita come quella nata dal 25 aprile del 1945, nel rispetto assoluto dei valori fondanti della Repubblica, sanciti della Carta Costituzionale, ed all’insegna, quindi, della libertà, dell’eguaglianza e della solidarietà.
“Ora più che mai, dunque, – dichiarano Spi Cgil e Cgil di Cosenza – non si può che unirsi al grido di ‘Ora e Sempre Resistenza!”.