Quest’anno il Ramadan inizierà durante il mese di aprile.
Ricordiamo che si tratta di momento particolare per tutto il popolo Mussulmano, anche di quello che si trova a vivere in Italia.
I giorni in cui si celebrata “la purificazione” non sono scelti a caso, ma vengono individuati in base alla luna crescente.
Nel 2020 inizierà precisamente il 23 aprile e terminerà il 23 maggio.
Fondamentale durante questo periodo di purificazione risulta il digiuno: praticato dall’alba al tramonto.
Oltre a non mangiare, non è possibile bere, neppure dell’acqua.
Nel corso del Ramadan, i fratelli Mussulmani, commemorano la rivelazione del Corano, il libro sacro, al fondatore e profeta Maometto.
Non tutti sono obbligati alla pratica del digiuno, ci sono delle eccezioni, basti pensare alle donne incinta, ai bambini, a chi soffre di alcune patologie croniche, senza dimenticare le persone più avanti con l’età.
La purificazione si conclude con la “festa dell’interruzione“, anche detta “festa piccola“, nella quale il popolo Mussulmano interrompe il tempo del digiuno.
Oltre a non bere e non mangiare, i Mussulmani durante il Ramadan interrompono l’attività sessuale e il fumo.
Quindi ci si può alimentare prima dell’alba e dopo il tramonto.
Durante questo periodo è fondamentale pregare, leggere il Corano e possibilmente aiutare gli altri con opere di bene, infatti è importante dare una mano specialmente a chi ha bisogno.
Il digiuno rappresenta uno dei pilastri dell’Islam e per chi non lo rispettasse sarebbe considerato colpevole di empità, scriminante che esclude dalla condizione di mussulmano. Chi è impossibilitato dalla pratica dei precetti può spostare i giorni di Ramadan, ad esempio nel caso in cui un credente fosse affetto da un malessere transitorio come l’influenza, mentre per le donne incinta o i malati cronici è importante invece fare la carità, aiutando chi è in difficoltà o si trova in stato di necessità.