Ogni cambiamento non è mai repentino, quasi nulla avviene dalla sera alla mattina, c’è sempre bisogno di un periodo di rodaggio.
Stiamo parlando della nuova formulazione di parte del testo, del Gloria e del Padre Nostro, preghiere molto care ai Cristiani.
Le nuove frasette, hanno portato scompiglio, tra i fedeli ancora legati ad un passato, seppur recente.
In questo periodo di Avvento si è più fortunati, perché durante la Messa, non si recita il Gloria, quindi ci si può concentrare per bene sulla preghiera del Padre Nostro.
La nuova versione del Messale Romano prevede:” non abbandonarci alla tentazione”, invece di :”non ci indurre in tentazione”.
Questa nuova formulazione sarebbe teologicamente più corretta della precedente.
Infatti, il Signore non ci induce in tentazione, ma viene in nostro soccorso durante la tentazione.
Quindi, nel corso della celebrazione, nel momento in cui si recita la preghiera che Gesù ci ha insegnato, ancora risulta presente quanche titubanza tra i fedeli, tra chi sta al passo con i tempi, e chi ancora tentenna.
Sicuramente gli anziani avranno bisogno di più tempo per recepire il cambiamento.
Anche i francesi hanno apportato delle modifiche alla preghiera, necessarie per una più coerente rispondenza tra il testo, e i dettati del Signore.
Ciò che conta prima di tutto è pregare col cuore, la forma è altresì importante, ma nella sostanza risiede la sua essenza.
Durante questo periodo di attesa per la venuta del Signore, sicuramente i fedeli, si recheranno più spesso nella casa di Dio a pregare.
E ogni momento sarà propizio per memorizzare.
Anche i bambini stanno ponendo delle domande e vogliono apprendere e capire il motivo dei questo rinnovamento.
Questo Natale porterà aria nuova tra i fedeli, che il Signore possa illuminare e aprire i cuori al futuro, al cambiamento, nel rispetto dei fratelli e dalla Parola.
Davide Oliverio