Cos’è e come opera. Lo chiediamo all’ideatrice e cofondatrice dell’associazione Ilenia Raffaele
Mi sono “imbattuta” in questa realtà quasi per caso, un annuncio sul social network Facebook e un acronimo “Co.Edu. Co”, che ha suscitato la mia curiosità. Ho voluto saperne di più e ho deciso di intervistare Ilenia Raffaele, l’ideatrice e cofondatrice di questo particolare progetto. Ma cerchiamo di fare insieme ad Ilenia chiarezza, che ringrazio sin da subito per il suo tempo concessomi e per il suo impegno nel rispondere ai miei quesiti:
Cos’è “Co.Edu.Co”.?
“Co.Edu.Co è Comunità Educante Consapevole, un’associazione di promozione sociale (in fase di costituzione), che si occupa di promuovere un nuovo paradigma educativo, basato sulla consapevolezza globale di sé e del pianeta, valorizzando il territorio e recuperando le tradizioni culturali delle nostre radici. È un progetto contenitore, perché all’interno vuole dare spazio ad ogni forma di espressione creativa. Al momento, al suo interno confluiscono le iniziative: Mindfulness Calabria, Educazione genitoriale, L’Accademia dei Bambini Curiosi (ABC), Le ricette di Zia Rina, e altre che sono ancora in fase di sviluppo”.
Dove e come opera Co.Edu.Co.?
“Proponendosi come sostegno e integrazione alle organizzazioni educative e sociali (asili, scuole, associazioni, palestre), ma anche nei contesti lavorativi e sanitari, (aziende, sia per titolari, che per collaboratori, ospedali, sia per medici, che per assistiti), non poniamo limiti territoriali ma prediligiamo la nostra amata e dannata terra, partendo proprio da Catanzaro”.
Chi sono i fondatori?
“Al momento posso rivelarti il mio e del mio compagno Michele Amatruda, a breve sul sito pubblicheremo anche gli altri”.
Quali sono le tue funzioni all’interno di questo progetto?
“Non amo le etichette perché penso sia limitante per le infinite possibilità che ha una persona di esprimersi. Posso dirti che sono l’ideatrice e la fondatrice del progetto, e che al momento sono la coordinatrice. La mia funzione è di facilitare le persone a guardarsi dentro e riconnettersi con il loro cuore, esprimersi e realizzarsi in ciò che più li rende felici. Mi sono specializzata nella Mindfulness, la pratica della piena attenzione o della respirazione consapevole, e sono Facilitatrice qualificata in Mindfulness Transpersonale e abilitata alla conduzione di incontri di Benessere Psicofisico attraverso il Protocollo Mindfulness Psicosomatica. Perciò il mio compito in questo momento è di divulgare il più possibile questa pratica. Sono ricercatrice di verità e di conoscenza, sono curiosa e mi sento responsabile attivamente di favorire e realizzare un mondo più pacifico e amorevole, voglio dare il mio contributo e fare la mia parte per rendere questo il mondo migliore.”
Perché Comunità Educante Consapevole?
“Riteniamo che l’educazione sia un compito di tutti. Non è materia solo per educatori e neanche solo per genitori. I bambini stanno sempre più spesso con tante altre figure di riferimento (nonni, baby-sitter, allenatori, amici) e se anche non abbiamo figli, magari siamo zii, o li hanno i nostri amici, e in un modo nell’altro prima o poi, tutti abbiamo l’occasione di rapportarci ad un bambino o bambina. Ecco perché Comunità Educante Consapevole. Abbiamo il dovere e anche il diritto, di informarci e comprendere come relazionarci nel modo più efficace e costruttivo con i bambini, e con le persone tutte. Occorre essere consapevoli che gentilezza, empatia, compassione, rispetto, accettazione e non giudizio, sono solo alcune delle qualità proprie dell’essere umano che facilitano le relazioni sociali”.
Quali i servizi che offrite al pubblico? E qual è il vostro pubblico-utenza di riferimento?
“Al momento offriamo il progetto di educazione alla consapevolezza globale di sé e del pianeta, Progetto Gaia di bagni di Lucca. Sono incontri di benessere psicofisico per bambini dai 3 anni in su. A breve partiranno altre iniziative: abbiamo dei programmi di consapevolezza sviluppati per genitori, neogenitori e futuri tali, per educatori e per chiunque voglia mettersi in contatto con il suo mondo fisico, emotivo e cognitivo, favorendo un equilibrio armonioso mente-cuore-corpo. Proponiamo laboratori espressivi e creativi, sensibilizzando al rispetto di tutti gli esseri viventi e alla sostenibilità del pianeta, per grandi e piccini.
Abbiamo sviluppato il metodo CoCoGePo, Comunicazione Consapevole Gentile Positiva, per gettare le basi di una comunicazione efficace costruttiva e potenziante, che favorisca le relazioni e l’intimità emotiva e il modello “ABC le basi dell’alfabetizzazione emozionale”, per riconoscere, saper denominare ed esprimere le emozioni di base. Tata Nala è il progetto di amorevolezza a 4 zampe. Le Ricette di Zia Rina, i corsi informali di cucina tradizionale tipica calabrese, e rimedi casalinghi.
Vogliamo dare spazio all’educazione in natura, con particolare attenzione alla coltivazione, per trasmettere il valore del seminare, prendersi cura nel tempo e poi trarre i frutti, come metafora della vita, riconoscere le piante officinali e tramandare il loro significato attraverso l’utilizzo dei rimedi naturali. Sono tantissime le idee, c’è spazio per tutto, ma ci teniamo a partire un passo per volta, siamo solo all’inizio”.
Quali sono gli obiettivi di “Co.Edu.Co”?
“L’obiettivo principale è rallentare, permettendo ad ognuno di connettersi con il proprio cuore, ridando valore alle cose essenziali, che poi non sono cose. Vogliamo spacciare consapevolezza, almeno gettare le basi, per realizzare un luogo fisico (la comunità), in cui da 0 a infiniti anni chiunque possa riunirsi in cerchi di condivisione (un po’ come si faceva una volta intorno al focolare) per scambiarsi, osservarsi, guarirsi e auto-conoscersi attraverso l’altro, in cui il giudizio che sorge viene accolto come spunto di auto-indagine, in cui il fallimento e l’errore vengono celebrati come forza e coraggio, come la capacità di provarci e riuscirci anche chiedendo aiuto, insieme, co-educando. L’obiettivo è ritrovarci nella nostra essenza, in cui ci possiamo sentire interconnessi, nell’amore, tutti uno”.
Quali gli eventi proposti?
“Cominciamo con giornate informative gratuite per divulgare e far conoscere il concetto principale, in modo da richiamare le persone naturalmente affini al progetto. Al momento l’abbiamo presentato tramite gli incontri di Mindfulness in spiaggia tra Catanzaro Lido e Soverato, ora in palestra tra Caraffa e venerdì la prima nel quartiere Cavita. In un asilo privato che ha sposato il progetto destinando la formazione alla consapevolezza a bambini, genitori e educatori. E attraverso cerchi donne. Le donne si riuniscono in cerchio ad ogni luna nuova e ogni luna piena, per riconnetterci con la ciclicità della luna”.
Cosa vorresti che apprendesse il vostro pubblico di riferimento da voi (ovviamente in modo consapevole)?
“Che la vita è bella e che va vissuta da protagonisti. Che siamo noi stessi i responsabili della nostra felicità e che la forza è tutta dentro di noi, l’abbiamo in dotazione dalla nascita e possiamo accedervi ogni volta che vogliamo se impariamo come fare. Vorrei che riscoprissimo la bellezza di cooperare anziché competere, perché c’è abbondanza per tutti, e sta nelle piccole gioie quotidiane. Essere felici è un nostro diritto, e non importa dove siamo nati o se le cose sono sempre state così, perché abbiamo il potere di cambiarle e migliorarle in ogni momento, adesso e qui”.