Il periodo di isolamento che tutti stiamo vivendo non è affatto semplice, soprattutto perché si sta protraendo da parecchio tempo. Dorante il lockdown ognuno si ingegna come può per trascorrere le giornate. Ma cosa fanno i Calabresi in casa? E soprattutto come trascorrono la quarantena?
Le videochiamate
Sicuramente parlano al telefono, grazie alla tecnologia ormai si vidiochiamano.
Le telefonate multiple danno la possibilità di comunicare guardandosi direttamente in faccia, per questo sono molto gettonate. I programmi con cui realizzarle si moltiplicano ogni giorno come funghi.
La chiacchiera a distanza viene realizzata anche con un bicchiere in mano, per una sorta di aperitivo virtuale.
La cucina
I Calabresi amano cucinare, in quarantena ancor di più del solito. Dalla pasta ai dolci, chi più ne ha più ne metta.
In questo periodo Pasquale le cuzzupe sono state sfornate a tutta forza, per la gioia di grandi e piccini.
La rete
Ormai i Calabresi sono sempre connessi: dall’alba al tramonto e anche oltre.
Infatti cercano on line informazioni, guardano video, giocano, chattano, insomma si ingegnano come possono per passare il tempo.
Ricordiamo che alcuni usano la rete in maniera costruttiva, per studiare o imparare cose nuove.
Il giardinaggio
Prendersi cura delle piante rappresenta sicuramente un modo per ingannare il tempo in maniera produttiva. Concimare, annaffiare, zappare, sono piccole attività che ci fanno riappropiare del rapporto con la terra, del legame con la natura. Chi ha la fortuna di avere un piccolo giardino può sbizzarrirsi in tal senso, diciamo che non serve molto spazio, basta un semplice balcone e il gioco è fatto.
La tv
Una amica sempre cara è la televisione. Non passa mai di moda. Guardare un film in TV in prima serata, seduti sul divano con un bicchiere in mano, non ha prezzo.
Lo sport
In questa quarantena c’ è sempre spazio anche per lo sport.
Fare un po’ di esercizio fisico non guasta mai e ci aiuta a combattere la pigrizia.
Naturalmente gli addominali e le torsioni non possono mancare.
I libri
I più anacronistici si dedicano alla lettura, anche per tuffarsi in mondi lontani e sconosciuti.
Leggere un buon libro è sempre un viaggio che apre la mente e sviluppa la fantasia.
Le libreria apriranno dopo Pasquetta, forse è il momento di farsi un regalo.