In molti ce l’hanno e non lo sanno, l’amore profondo per il mare può essere considerato una sindrome vera e propria? Attualmente con diagnosi apparentemente mediche si etichetta questa attrazione, ma l’espressione sindrome di Nettuno, inventata da chi non so chi dentro e fuori dal web, indica la spinta viscerale per il mare. Un vero e proprio magnete che mette insieme chi ama la acqua salata e non ne può fare a meno, tanto da causare una vera e propria astinenza.
Nettuno e il mare
Questa immensità blu attrae l’ essere umano da sempre. Dalla scienza alla letteratura milioni e milioni di pagine sono state scritte sull’ argomento, ma come mai l’ uomo è così attratto dal mare? Non dimentichiamo che esiste anche chi ha paura della sua maestosità. Nettuno per i romani era il dio del mare, mentre per i greci lo era Poseidone. Il dio romano secondo la mitologia abitava in fondo agli abissi e comandava le tempeste e i mostri marini. Viene spesso raffigurato con il tridente in mano trainato da cavalli marini.
La paura del mare
Conosciuta come Talassafobia è la paura del mare e degli specchi d’acqua. Non ci si sente a proprio agio quando non si può controllare completamente la situazione. In sostanza si teme l’ignoto. Fondamentale risulta distinguerla dall’ idrofobia: la paura dei liquidi, come ad esempio l’acqua.
I bambini e il mare
Molto spesso proprio i più piccoli hanno paura del mare. Risulta importante non forzarli, ma farli avvicinare piano piano, ad esempio con il gioco.