Anche in Italia e ovviamente per tutti i musulmani in Calabria è iniziato il Ramadan che durerà fino al 22 aprile 2023.
È il mese più atteso dai musulmani: i giorni in cui i fedeli si dedicano attraverso preghiere e digiuno all’adorazione di Allah.
Si tratta di un momento non solo di devozione, ma anche di riflessione che si celebra attraverso la gratitudine e l’amore verso la divinità islamica.
I credenti islamici che praticano il Ramadan sono circa 2 miliardi, circa il 20% della popolazione mondiale. L’Islam è la seconda religione nel mondo per numero di fedeli e segue quella del cristianesimo. La differenza tre i due credi è nel tasso di crescita che vede l’islamismo più significativo.
Cosa si intende per Ramadan
Per Ramadan si intende il nono mese del calendario lunare islamico che è differente da quello occidentale.
Nella religione islamica, il Ramadan è il mese in cui Maometto rivelò i primi versetti del Corano. Per celebrare il periodo, i musulmani digiunano dalla preghiera dell’alba, che si chiama Fajr, fino alla preghiera del tramonto cioè Maghrib.
Le date del Ramadan
Il calendario islamico si basa sul ciclo lunare perciò ha quasi 10 giorni in meno ogni anno rispetto al calendario usato in Occidente.
Questo anno il Ramadan inizia il 23 marzo e termina il 22 aprile; dura quindi tra i 29 e i 30 giorni e varia proprio a causa del calendario lunare.
Per questo motivo non ha sempre le stesse date, ma variano ogni anno perché il calendario lunare è più corto di quello gregoriano.
Un mese di digiuno e di penitenza
Per tutto il periodo del Ramadan, i fedeli digiunano dall’alba al tramonto.
L’astinenza non comprende solo mangiare e bere, ma anche fumare e avere rapporti sessuali. È vietato anche dire bugie, bestemmie e atti di violenza.
Questo dono è fatto per ottenere la coscienza di Dio, una maggiore taqwa.
Il digiuno inizia all’alba preceduto da un pasto chiamato Suhur. Dopo il tramonto, si effettua un altro pasto chiamato Iftar.
Non tutti sono obbligati al digiuno. Infatti, sono esentati bambini, anziani, malati, donne incinte, con il ciclo mestruale e durante l’allattamento. Esentate anche le persone in viaggio. Il digiuno è necessario solo se si gode di buona salute.
Giorni dedicati alla preghiera: anche il mondo del lavoro si adegua
Durante il Ramadan si prega di più, leggendo il Corano e facendo gesti caritatevoli.
In molti Paesi, come ad esempio in Gran Bretahgna, nei luoghi di lavoro si rispetta chi è di tradizione islamica adeguando l’orario di lavoro.
Sono diverse le nazioni al mondo in cui si adottano anche i saluti del Ramadan.
“Ramadan Mubarak” e “Ramadan Kareem” sono saluti più comuni che sono scambiati in questo periodo. Essi augurano a chi li riceve un mese ricco e benedetto.
Il sito per conoscere le date e gli orari delle preghiere
Da leggere anche:
Washington Post, ripopolare il borgo diffondendo l’ebraismo ucraino