L’allontanamento dei Cappuccini della Città è il tema di questi giorni. Se ne parla ovunque.
Ne parla la gente bisognosa e sofferente, ne parlano gli studiosi. Ne parla chiunque abbia avuto a che fare con i Cappuccini.
Perché chiudere il convento dei Cappuccini del Monte? Perché trasferire altrove questi umili frati che stanno svolgendo un egregio lavoro pastorale per la comunità cittadina?
Il grido d’allarme della Proloco si affianca a quello di numerose associazioni cittadine e dei fedeli.
A frequentare il Monte ci si rende subito conto che si respira un’atmosfera bellissima. Non va dimenticato che il convento in questi ultimi periodi è diventato un rilevante polo culturale.
Basta ricordare gli incontri culturali, le presentazioni di libri, le mostre dedicate a S. Antonio da Padova, le esibizioni corali ed i recital di poesie presentati nel salone conventuale e nella stessa chiesa.
La nostra preoccupazione è che lo spostamento degli operosi Cappuccini possa segnare un rapido declino delle molteplici attività da loro avviate su vari fronti a vantaggio della comunità cittadina.
Filippo Capellupo Pro Loco Catanzaro