La giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata istituita dall’Onu nel 1999 per ricordare delle tre sorelle Mirabal. Le tre ragazze furono sequestrate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.
Minerva, Maria Teresa e Patria Mirabal vennero uccise quel 25 novembre di 64 anni fa non solo per le loro idee politiche. Esse in ogni caso ritenevano un loro dovere/diritto l’esporsi per sostenerle. Invece, vennero uccise soprattutto per la loro femminilità, per essere delle donne: il loro modo di essere donne irritava il regime.
Combatterono la dittatura (1930-1961) del dominicano Rafael Trujillo, con il nome di battaglia Las Mariposas (le farfalle).
La violenza si combatte con la denuncia
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite emanò la risoluzione numero 54/134 il 17 dicembre del 1999. L’intento era di sensibilizzare le persone rispetto a questo argomento e per dare supporto alle vittime.
Le Scarpette Rosse sono invece nate nel 2009 da un’idea dell’artista messicana Elina Chauvet. L’artista le realizzò come installazione per denunciare gli abusi sulle donne e contro il femminicidio. Da quel momento in poi sono diventate il simbolo della lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere.
In molti stati del mondo, come anche in l’Italia, il colore esibito in questa giornata è appunto il rosso. Uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna. Nelle piazze o comunque in luoghi pubblici queste scarpe rosse sono esibite per rappresentare le vittime di violenza e di femminicidio.
La panchina rossa è divenuta anch’essa il simbolo su iniziativa di Tina Magenta che posò la prima a Lomello.
Le panchine rosse sono state pensate come un altro simbolo per il rifiuto della violenza nei confronti delle donne. È facile trovarle posizionate in città, come Milano, al fine di rendere visibile delle violenze che spesso sono invece nascoste tra le mura domestiche.
Il progetto Panchina Rossa è nato nel 2016. Tre anni dopo, gli Stati Generali delle Donne hanno registrato il marchio lanciandolo ufficialmente il 25 novembre 2019.
È considerata “violenza contro le donne” ogni atto che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne. Sono incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà.
Il Ministero della Salute: per l’eliminazione della violenza contro le donne
Secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute: “In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.”
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